Per questa volta, solo per questa volta, non si parla di speleologia, quindi chi non è interessato per favore non continui a leggere, si parla di blog, di internet e altre frasi senza senso che al lettore medio della scintilena non interessano affatto, prima volta in 4 anni, fatemi bloggare anche a me.
Il problema è che Luca Conti, che gestisce uno tra i più autorevoli blog italiani (qualcuno dice il terzo, dopo Beppe Grillo e un altro che non ricordo) nonchè mio carissimo amico e “consulente”, mi ha chiamato in causa nel suo post a proposito della definizione di blog, citandomi tra uno di quelli che vorrebbe sentire perchè ho un approccio diverso e forse unico al blog… ecc ecc… e quando si è chiamati così forte, bisogna rispondere, anche sfidando le ire di cavernicoli infangati pronti a segarmi la corda per essere arrivati a leggere fino a qui e quindi avergli fatto perdere un sacco di tempo dietro a frasi senza senso.

Caro Luca, io in questo gioco proverò a spiegare al mio lettore medio, cavernicolo e poco ammaliato dalla scienza dell’informatica, che cosa è un blog, almeno dal mio punto di vista, perchè anch’io sono un cavernicolo e montanaro, ma per fortuna ho scoperto internet…

Quando il numero di utenti internet è incominciato a crescere sensibilmente, cioè alla fine degli anni ’90, c’erano solo pochi modi per utilizzare la rete: mailing list, chat, qualche timido forum, poi c’erano i navigatori e i webmaster che facevano i siti da vedere.
Io nel ’99 ero un webmaster novello smanettone, cominciavo a fare il sito del mio gruppo, ma fare un sito era difficile, le singole pagine erano lunghe da scrivere, difficili da aggiornare, e molti siti avevano ogni pagina diversa dall’altra secondo l’umore di quel giorno; i siti dei dilettanti avevano il loro unico strumento interattivo nel “libro degli ospiti”, se non lo avevi eri un pezzente, e li in sequenza trovavi i saluti e i complimenti dei tuoi visitatori che ti elogiavano per le tue belle pagine. Pagine statiche, difficoltà di aggiornamento simultaneo, conoscenza necessaria dell’html, problemi di tempo per aggiornamenti frequenti, la vita del webmaster era difficile per chi avrebbe voluto fare un bollettino aggiornato anche settimanalmente.
Ad un certo punto, grazie a splinder, clarence e pochi altri in Italia, ci fu la possibilità di pubblicare dei diari personali, cioè i blog, molto facili da scrivere, non serviva la conoscenza di niente, bastava solo loggarsi, scrivere il proprio pezzo e pubblicare, e si aggiornavano automaticamente tutti i link, gli archivi… Io colsi al volo l’occasione per creare “La Scintilena” dentro clarence. Il fatto di essere dentro qualcosa era importante, perchè il blog permetteva di inserire commenti sotto ogni singolo articolo, rimandare al proprio blog, o a una citazione fatta in un altro blog, così l’articolo iniziale cresceva e l’argomento si sviluppava anche in altri blog.
Tutto questo casino di scambi di link, commenti e rimandi prende il nome di blogosfera e per un pò di anni splinder e clarence funzionarono da aggregatori di blog. Ci fu, e c’e’ ancora, l’esplosione del fenomeno, così logorroici, depressi, megalomani, scrittori in erba, pseudogiornalisti, egocentrici, esibizionisti, rivoluzionari, autonomi, lupi solitari, anarchici, liberi pensatori, hanno tra le mani uno strumento da sogno. Siamo passati da navigatori a autori di se stessi, senza essere necessariamente webmaster. E’ ora di distinguere tra categorie: scrittori in erba, liberi pensatori, anarchici e autonomi da una parte, tutto il resto è fuffa. La fuffa è lo scrivere per il gusto di farlo, milioni di pagine inutili, come è stato scritto dai giornalisti… e già, i giornalisti, una lobby nelle mani del potere, che si sono accorti che il loro lavoro era in pericolo perchè i lettori accorti erano diventati scrittori, anzi, blogger, ed erano autonomi, liberi pensatori, poeti, artisti, controinformatori, e in più con i loro commenti su altri blog dello stesso tema riescono a rendere le notizie estremamente interessanti e complete. cercarono di sputtanare i blog, definendoli pieni di logorroica effimera gloria, poi si sono dovuti ricredere per non essere affossati e ora molti giornalisti hanno il proprio blog. Finalmente anche nell’ambiente speleo ci sono altri blogger e i risultati si vedono: Scintilena, Napoli Underground, Profundezas, Speleonet, Zenas, Ursus Spelaeus, Lepinia, Speleologia Italo Cubana… questi li conoscete, sono blogger, e insieme stiamo globalizzando l’informazione speleo… chissà cosa succede oggi ai sifoni terminali della Krubera in Caucaso a -2000? Tra pochi giorni lo leggeremo, su qualche blog! C’e’ da dire che anch’io ero stato preso dalla “fuffa” poi abbandonata per un notiziario serio e aggiornato, che mi ha dato la possibilità di conoscere speleologi di ogni parte d’Italia.
Altre, diverse definizioni di blog, potrete trovarle da Luca
Francesco, Stefano, Davide, Lele, Luciano, Andrea, Filippo, Tommaso, Francesco, Karim, Miriam, Mauro, Andrea, Marco, Matteo, Matteo, Michele, Filippo, Antonio, Luca, Luca, Luca, Marco, Pierluigi, Riccardo, Stefano, Giorgio, Stefano, Marina, Marica, Mary, Cristian, Emanuele.

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