Da oggi saranno isolati dal resto del mondo nella grotta del Trabuc, in Francia, nel Dipartimento del Gard. Comunicheranno solo ogni 10 giorni attraverso una cassetta della posta lasciata dentro la grotta

inizia oggi, 29 Novembre 2021, la permanenza in grotta di due speleonauti francesi.
Usciranno tra 60 giorni, sperimentando l’isolamento nella grotta di Trabuc, una grotta delle Cevenne, a nord del dipartimento del Gard:, dove la temperatura costante si aggira sui 13° centigradi con un tasso di umidità che oscilla tra il 95 e il 98%.

Si tratta di un esperimento di speleonautica, per vedere come si comportano due individui sottoterra per 60 giorni.
La permanenza è suddivisa in sei periodi di 10 giorni, compresa una parte in cui i due speleologi saranno davvero separati dal resto del mondo, al campo base dalla seconda alla quinta decade. I due passeranno il tempo svolgendo attività scientifiche: rilievi climatologici della grotta, topografia 3D della rete di gallerie, rilievi di insetti e fauna con l’uso di piccole trappole e microscopi.
Si occuperanno anche di archeologia contemporanea, fotografando le incisioni sulle pareti, quelle realizzate all’epoca in cui la grotta era aperta a tutti i venti.

A differenza di altre esperienze di speleonautica svolte in passato, i due saranno coscienti del tempo che passa, si alzeranno alle 7 del mattino e andranno a letto intorno alle 23.

La grotta del Trabuc, che costituirà la loro casa per due mesi, si sviluppa per circa 10 km sottoterra.
Il campo base, che consiste in una casetta di legno di 300 kg. è stato allestito a 150 metri di profondità, nella zona del vecchio Trabuc, a circa 3 o 4 km dall’ingresso, in una sala larga 80 metri, lunga 130 e alta 30.

Gli psicologi dell’Università della Lorena hanno preparato dei questionari da far compilare ai due, prima del ritorno a casa e durante il soggiorno.
prima di entrare in grotta, gli speleonauti sono stati sottoposti a stress test, elettrocardiogramma e analisi cliche.
L’obiettivo è di fare una lunga esperienza di permanenza in grotta, ma con un imegno costante per non subire disturbi psicologici. Ad esempio, le giornate cadenzate permetteranno di pensare soprattutto al lavoro.
Sarà importante l’accensione delle lampade, secondo il dietologo, la luce è fondamentale per permettere al microbiota di funzionare bene e permettere una buona digestione.

Non ci saranno contatti con l’esterno.
Ogni dieci giorni, gli speleologi depositeranno le chiavette USB, i controlli dei parametri medici e i taccuini in una cassetta delle lettere che permetterà di dare notizie.
L’idea è di andare oltre le precedenti esperienze che avevano almeno una linea telefonica o un collegamento con i servizi di emergenza. Psicologicamente, l’idea di non poter uscire immediatamente al sopraggiungere di un problema, potrebbe giocare un duro colpo. Ciò implica non fare attività troppo pericolose.

Maggiori info sul progetto: http://tranuc-exploration.com

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