A Serle (BS) è partito un progetto di monitoraggio intorno alla grotta Omber en Banda al Bus del Zel per definire la circolazione dei flussi d’aria nel reticolo sotterraneo del sistema carsico dell’Altopiano di Cariadeghe.

Settaggio data logger
Progetto Ariadeghe: settaggio data logger e inserimento in apposito contenitore – Foto Vicky Franchini (GGB)

Lo scorso mese di Febbraio gli speleologi del Gruppo Grotte Brescia hanno posizionato 20 data logger sull’Altopiano di Cariadeghe, a Serle (BS).
E’ così partito lo studio della circolazione dei flussi d’aria all’interno del reticolo sotterraneo dell’Altopiano.
I risultati saranno utili per aiutare la ricerca speleologica nel risolvere il rebus del dedalo di grotte ed ingressi conosciuti nella zona.

Il monitoraggio delle temperature si svolgerà in due fasi: due mesi consecutivi in inverno e due mesi in estate in cavità considerate più interessanti. La scelta è ricaduta su 40 grotte, in base alla temperatura e velocità dell’aria al loro ingresso e in base alla loro posizione rispetto al sistema sotterraneo conosciuto.
Altri 6 data logger saranno posizionati all’interno del Omber en Banda al Bus del Zel, una grotta profonda 425 metri con uno sviluppo di 20 km, a diverse profondità e in corrispondenza di diramazioni importanti.
Altri 4 data logger registreranno la temperatura esterna a diverse quote.

Il massiccio è molto interessante per la presenza di centinaia di ingressi di grotte e doline posizionate a diverse quote, comprese tra gli 800 e i 1200 metri, ma poco si sa della rete sotterranea che porta l’acqua dalla Grotta Omber en Banda al Bus del Zel fino alla Sorgente Zugna, a 3,5 km di distanza.
E’ noto che i vuoti sotterranei fanno da “camino”, con aria calda che esce d’inverno dagli ingressi alti e aria fredda che esce d’estate da ingressi bassi, ma in sistemi complessi, molto fratturati e con molti ingressi, la situazione non è semplice da interpretare.
Lo studio delle correnti d’aria potrebbe dare indicazioni per nuove esplorazioni verso ovest, verso la risorgenza, all’interno del Monte Ucia e verso il limite più a monte della Boca del Zuf.

In una fase avanzata dello studio, si passerà al tracciamento in aria con essenze odorose, per verificare il possibile collegamento tra diversi ingressi.

Nella zona, da qualche anno di sta lavorando sul riposizionamento con GPS di 200 ingressi conosciuti, di cui 40 relativi a nuove scoperte.
I dati geografici e quelli relativi alle temperature dell’aria saranno utilizzati per la realizzazione di una nuova cartografia e una rappresentazione 3D.

La ricerca condotta dal Gruppo Grotte Brescia e da Underland, è patrocinata dalla Federazione Speleologica Lombarda. I risultati saranno resi noti durante il workshop “Meteohypo 3 – Cariadeghe”, previsto per Febbraio 2022.

Notizia originale e maggiori informazioni dettagliate su:

https://underlandweb.wordpress.com/2021/03/04/al-via-il-progetto-ariadeghe-con-il-g-g-brescia/
http://www.ggb.it/si-parte-con-il-progetto-ariadeghe

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