Un pipistrello per amico
A San Benedetto del Tronto, come in molte altre città d’Italia il sindaco e l’assessore all’ambiente hanno meritato questa sera un servizio sul TG5 delle 20 per la scelta illuminata di utilizzare i pipistrelli e favorire la loro proliferazione con il montaggio delle bat box.
Il sistema ovviamente da solo non basta, ma un pipistrello ogni notte mangia migliaia di zanzare e la lotta biologica sicuramente evita l’utilizzo massiccio di pesticidi.

La priorità, nella tutela dei pipistrelli, è la lotta contro l’ignoranza. Secoli e secoli con la fama immeritata di essere messaggeri degli inferi proprio per la loro capacità di volare di notte hanno portato non solo all’indifferenza verso questi animali ma talvolta anche ad una mirata distruzione. Per fortuna, negli ultimi anni, l’impegno di esperti e volontari stanno cominciando a dare frutti. Le persone cominciano a rendersi conto di avere un patrimonio da tutelare oltre che un prezioso alleato nella lotta contro zanzare. Anche se ancora molto lungo è il percorso da seguire si stanno infatti moltiplicando le iniziative portate avanti dalle amministrazioni insieme ad associazioni specifiche di tutela come il Gruppo Italiano Ricerca Chirotteri e gli enti come Università o il Museo di Storia Naturale di Firenze. Quest’ultimo ente fra gli altri, è il promotore di un interessante progetto dal successo brillante. Grazie a loro la gente ha anche compreso che la lotta chimica alle zanzare non è vincente e che i singoli cittadini possono “adottare” una bat box per cercare di incrementare i siti idonei alla permanenza dei pipistrelli anche nelle città. La prima esperienza, con la sponsorizzazione della Coop, ha visto un tale successo da spingere verso una seconda campagna per la vendita a prezzi davvero popolari di comode bat box per gli ambienti urbani.
Si moltiplicano le iniziative dei comuni per l’istallazione di tali casette nei parchi pubblici, Fiesole, Terranuova Bracciolini, Pontassieve, Prato, San Casciano, Sesto Fiorentino, San Benedetto del Tronto, Senigallia e Vicchio del Mugello per citare quelli direttamente legati al progetto del Museo ma sono anche molti altri i comuni che cominciano a mostrare sensibilità, durante fasi di ristrutturazioni ad esempio, verso queste creature.
Per maggiori informazioni sul progetto, per aderire, per scaricare l’interessantissima guida, per leggere la guida del CNR alla lotta biologica alle zanzare o magari per autocostruirvi una batbox e per saperne molto di più vi rimando con piacere all’interessantissimo sito della sezione di zoologia “La Specola” del Museo di Storia Naturale dell’Università di Firenze.

Un bat-saluto a tutti “fletto i muscoli e sono nel vuoto”

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