Ieri presso la Regione Abruzzo è stata firmata una convenzione tra Regione e speleologi: Il Catasto delle grotte della Regione Abruzzo sarà gestito dalla Federazione Speleologica Abruzzese e la Regione si occuperà del Turismo Speleologico.

Grande soddisfazione per gli speleologi abruzzesi che vedono affidarsi la gestione del Catasto delle Grotte della Regione Abruzzo.
Stamane presso la sede dell’assessorato al Turismo l’assessore Daniele D’Amario ha sottoscritto un protocollo d’intesa con la Federazione speleologica abruzzese, rappresentata dal presidente Gabriele La Rovere, per avviare una serie di azioni di tutela e valorizzazione dell’importante patrimonio speleologico regionale.
Sembrerebbe una buona notizia, anzi è sicuramente un’ottima notizia, perchè riconosce a livello istituzionale l’importante ruolo di ricercatori, studiosi e conoscitori del territorio agli speleologi.
Ma si porta dietro una postilla non da poco: la Regione si occuperà della gestione del “Turismo Speleologico”.

Per gli speleologi che leggono, il turismo speleologico non è quello che facciamo noi mangiando a ristorante all’uscita della grotta.
Il turismo speleologico è quello che mette i cancelli, vieta l’ingresso agli speleologi provenienti in genere da altre regioni, e mette a disposizione accompagnatori e guide a pagamento per chi vuole andare in grotta.
In una regione che ha un altissimo numero di grotte turistiche, più o meno adattate, probabilmente si aggiungeranno altri nuovi divieti, in nome di una tutela e salvaguardia di facciata e garanzia di sicurezza, che praticamente si traduce in “creazione di posti di lavoro per figure di guida speleologica”.
C’è da scommettere che la prima vittima illustre sarà la Grotta a Male ad Assergi. Grotticella bellissima, facilmente accessibile, comoda e per niente difficile, con all’interno reperti, laghi e sensori. Troppo bella per non guadagnarci.

Sono già molte le grotte abruzzesi chiuse per favorire “il turismo speleologico” e non sarà una novità vedersi chiudere altre grotte, oggi normalmente fruibili dagli speleologi.
La gestione “turistica” delle grotte in mano a politici e amministratori locali non ha mai portato niente di buono per la libera attività speleologica.
Quando va bene, si ottengono lasciapassare e salvacondotti per gli speleologi locali, agli altri non rimane altro… che iscriversi ad un gruppo locale per andare nelle grotte della Regione. Io ho già deciso di iscrivermi, basta che non mi fanno rifare il corso di introduzione.

Andrea Scatolini

Fonte della notizia:
https://www.regione.abruzzo.it/content/turismo-firmata-intesa-valorizzare-e-promuovere-patrimonio-speleologico

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