Si è svolto questo sera l’incontro tra la Società Speleologica Italiana e la SBE Società Brasileira di Speleologia, incontro telematico via Napoli Underground Channel.
Dopo non poche difficoltà tecniche dovute al collegamento internet di Urzulei, i rappresentanti delle speleologie di Italia e Brasile hanno firmato un accordo di cooperazione per lo sviluppo della speleologia e di progetti comuni tra i due paesi.

All’evento hanno assistito numerosi speleologi da ogni parte del mondo, in particolare, oltre che dall’Italia e dagli USA, da molti Paesi dell’America Latina, tra cui Costa Rica, Cuba, Messico, molti collegati con Skype a causa del digital divided, o per Cuba dell’embargo, o come quelli della FEALC Federazione Speleologica dell’America Latina e dei Caraibi che hanno preferito seguire tutti da Skype.

Sono stati collegati, tra gli altri:
Giampietro Marchesi, Presidente SSI
Emerson Gomes Pedro, – Presidente SBE
Angel Gra̱a Gonzalez РPresidente FEALC
Manuel Sousa Freire – Portogallo – Tesoriere della FSE (Federazione Speleologica Europea)
Soraya Ayub – Akakor – Traduttrice e “ponte” tra la speleologia italiana e quella brasiliana
Paulo Valsecchi do Amaral – Segretario SBE
Juan Antonio Monta̱o Hirose РUMAE (Unione Messicana di Speleologia)
Riccardo Dall’Acqua – Commissione Relazioni Internazionali SSI
Fabio Siccardi – Commissione Relazioni Internazionali SSI
Carla Galeazzi – Commissione Cavità Artificiali SSI

Numerosi speleologi italiani collegati, quasi tutto il nucleo di Napoli Underground a cui va il grosso merito della realizzazione tecnica del collegamento, primo tra tutti Luca Cuttitta che ad urzulei avrà fatto i salti mortali per due ore nella speranza di attivare la linea, e poi Fulvio Salvi dalla regia di Napoli e tutti gli altri. Tra gli speleologi collegati dall’Italia, ovviamente anche il sottoscritto (Andrea Scatolini) e Mauro Regolini da Rovereto oltre a molti altri non riconoscibili per l’uso di nick name.

L’accordo è stato firmato alle ore 0.05 ora italiana da Giampietro Marchesi ad Urzulei e alle 0.09 ora italiana da Emerson Gomes Pedro in Brasile.

Durante l’incontro, il presidente della SBE si è detto solidale e vicino all’Italia per il terremoto in Abruzzo, ha auspicato una crescita della speleologia brasiliana che collabora già da alcuni anni con l’Italia attraverso gli speleologi del Team La Venta Giovanni Badino e Lorenzo Epis e gli speleologi dell’Akakor Geographical Exploring. La SBE collabora con gli speleologi europei, soprattutto portoghesi, con la costituzione della Scuola di Speleologia Brasiliana.

Il presidente della FEALC Angel Graña Gonzalez collegato ma non inquadrato, ha mandato una lettera, letta da Giampietro Marchesi, presidente della Società Speleologica Italiana, in cui si è detto felice e ottimista per questo nuovo accordo tra i nostri Paesi.

Al di la della firma dell’accordo, questa sera molti speleologi, con punta di 43 in contemporanea, si sono collegati sulla chat di Napoli Underground, e in una lunga attesa durata due ore hanno condiviso la passione per la speleologia e per le grotte, hanno chattato in tre o quattro lingue contemporaneamente, hanno scaldato l’ambiente con brindisi a distanze intercontinentali fatti di tequila, vino, birra, ognuno amico, fratello, compagno di avventura di un altro speleologo dall’altra parte del mondo. L’evento è storico, memorabile, e potrò dire: IO C’ERO!

Grazie Napoli Underground! Grazie Soraya Ayub! Grazie a tutti, certe cose infondono un immenso ottimismo per il futuro del mondo. Una speranza che al di la dei confini geografici si possa andare tutti nella stessa direzione, per la salvaguardia di quello che ci accomuna: Il Pianeta Terra, ancora l’unico posto in cui possiamo vivere.

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