Fonte Ansa – Il Pò è già in sofferenza e sicuramente sarà impossibile colmare il deficit idrico. Questo inverno ci sono state pochissime precipitazioni nevose e finora se ne sono preoccupati soltanto i gestori degli impianti sciistici e le strutture alberghiere invernali, ma tra breve dovremo fare tutti quanti i conti con una carenza idrica a tutti i livelli, dai fiumi, ai bacini lacustri fino alle falde acquifere sotterranee. Secondo Stefano Tibaldi, dell’Arpa Emilia Romagna il deficit idrico, anche se dovesse piovere copiosamente nei prossimi mesi, è difficilmente ripristinabile entro l’estate.
Non serviranno interventi eccezionali e drastici, ma è necessario gestire l’emergenza, a partire dai prelievi per l’irrigazione che devono essere quanto meno ponderati.
Aggiungiamo noi che sarebbe ora di pensare alle riserve idriche fornite da numerose risorgenze carsiche molte volte non utilizzate.

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