Un museo con i reperti delle grotte preistoriche dell’Alto Salento

Sabato 22 ottobre 2011 a Ostuni presso il Museo di “Civiltà Preclassiche della Murgia Meridionale”, in occasione dei vent’anni dalla scoperta della “Donna di Ostuni” la gestante paleolitica con feto più antica del mondo, rinvenuta nella Grotta di Santa Maria di Agnano il 24 ottobre 1991, si terrà un INCONTRO SCIENTIFICO con il prof. Donato Coppola e la sua équipe di ricercatori.

invito

L’istituzione museale, recentemente inaugurata presso la Chiesa di San Vito Martire, nel bellissimo centro storico della “città bianca” di Ostuni, raccoglie le testimonianze archeologiche e paleontologiche di numerose grotte dell’Alto Salento.
La più importante è indubbiamente la Grotta di Santa Maria di Agnano (Pu 1201) per le eccezionali sepolture Ostuni 1 e 2 datate rispettivamente a 28 e 30 mila anni fa.
Plastico donna Ostuni
Seguono la Grotta preistorica di Sant’ Angelo (Pu 42), la Grotta di San Biagio (Pu 370), la Grotta del Monte Scotano (Pu 382), la Grotta di Facciasquata (Pu 515), la Grotta Laceduzza (Pu 889), la Grotta di Monte Santo Magno (Pu 856), la Grotta Nostra Famiglia (Pu1115), la Grotta Zaccaria (1116), le Grotte Morelli 1 e 2 (Pu 1018-1019), la Grotta di S. Pietro (Pu 1105), le Grotte Bax 1, 2, 3 e 4 (Pu 1106 – 1107 – 1656 – 1657), la Grotta dei Grilli (Pu 1124), la Grotta di Abate Nicola (Pu 1125), le Grotte Giuliano (Pu 1151 – 1152), la Grotta neolitica di Laurito (Pu 1170), la Grotta di Santa Candida (Pu 1185), la Grotta Antelmi (Pu 1285), le grotte di Madonna Piccoli 1 e 2 (Pu 1362 – 1385), La Grotta di santa Lucia della Selva (Pu 1496) e la Grotta del Pipistrello Solitario (Pu 1649). Queste cavità naturali rientrano nel progetto che la Federazione Speleologica Pugliese e la Regione Puglia hanno sottoscritto per completare il catasto delle grotte pugliesi in attuazione della Legge Regionale 4 dicembre 2009 n. 33.
La fase operativa curata dal Centro Speleologico dell’Alto Salento di Martina Franca vede l’acquisizione dei punti GPS con il posizionamento dei chiodi topografici agli ingressi, la documentazione fotografica e l’apposizione delle targhette con la numerazione catastale. Il Censimento iniziato da circa 4 mesi, è costantemente seguito dal prof. Donato Coppola per l’accesso alle grotte sottoposte a vincolo archeologico o con gli ingressi protetti dalle grate.

Foto 1) – L’area esterna alla Grotta di Agnano. Foto 2) – L’interno della grotta con il calco della sepoltura lì dove fu scoperta. Foto 3) – Il plastico che ricostruisce la “Donna di Ostuni” al momento della sepoltura. Foto 4) – Il cranio originale della “Donna di Ostuni”. Foto 5) – Il calco dello scheletro con la gestante. Foto 6) – Una vetrina del museo con i reperti della grotta di S. Biagio.

Silvio Laddomada (Centro Speleologico dell’Alto Salento)

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