le grotte sono luoghi umidi ed inospitali, sporchi… non per gli astronauti dell’ESA che in grotta ci vanno con il tablet!
In un articolo di Loredana Bessone, direttore delle missioni dell’ESA CAVES, è descritto l’utilizzo di nuove tecnologie in grotta, si affrontano problemi di resistenza e uso dei materiali tecnologici in ambienti così estremi; Gli speleologi fino a pochi anni fa usavano solo carta e matita, negli ultimi anni sono arrivati il disto laser, modificato per rilevamenti e rilievi che si interfaccia con il palmare per realizzare subito il rilievo, poi i più costosi laserscanner, utilizzati dal National Geographic per misurare la Son Dong in Cina, o la Cueva de los Cristales in Messico, fino ai droni, e allo sperimentale attrezzo 3D di google…
La tecnologia avanza anche tra fango e strettoie anche con gli astronauti che compiono sessioni di lavoro con lunghe permanenze nelle grotte della Sardegna, perchè mi sto dimenticando di dire che in tutte queste cose menzionate, si parla parecchio italiano, all’avanguardia!

Foto e articolo originale sul blog dell’Agenzia Spaziale Europea:
http://blogs.esa.int/caves/2015/02/03/wi-fi-and-tablets-go-caving-with-astronauts/

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