Questa sera, on line alla Notte Europea dei Ricercatori 2020, si parlerà anche di speleologia con “GSB-USB Scienza in grotta”

Venerdì 27 novembre a partire dalle 20:00 la speleologia sarà protagonista alla Notte Europea dei Ricercatori 2020, l’iniziativa promossa dalla Commissione Europea, che riunisce ricercatori e istituzioni di ricerca in tutti i paesi europei.
Nel corso della serata, il Gruppo Speleologico Bolognese – Unione Speleologica Bolognese all’interno del contenitore virtuale “GSB-USB Scienza in grotta” ospitaterà due webinar e diverse attività divulgative:

• dalle 20 alle 21, “La speleologia subacquea e la ricerca scientifica” a cura di Michele Onorato, speleosub del Centro di Speleologia Sottomarina APOGON;
• dalle 21 alle 22, “Alla ricerca delle grotte ipogeniche sulfuree” a cura di Ilenia D’Angeli, speleologa e geologa del GSB-USB.

Per iscriversi ai webinar e visualizzare gratuitamente il virtual stand: http://nottedeiricercatori-society.eu/

Lo stand conterrà video informativi sul percorso e il monitoraggio dell’acqua, sull’ “oro blu” delle spannullate del Salento e sulle ricerche condotte all’interno della grotta Zinzulusa, paradiso di biodiversità.
Sarà possibile vivere l’esperienza del sottosuolo e conoscere meglio il mondo della speleologia attraverso due video interattivi, uno per immergersi nell’esplorazione della Grotta del Farneto e l’altro per percorrere le sale del Museo di Speleologia Luigi Fantini.
Da non perdere, inoltre, il video del delicato recupero del cranio umano, tra i più vecchi rinvenuti nel bolognese, dal pozzo della grotta Marcel Loubens e il racconto dello studio condotto nel cimitero degli orsi della grotta Govještica.
Saranno disponibili anche materiali informativi sull’esplorazione della Grotta Govieštica, la più estesa in Bosnia ed Erzegovina, e sugli animali che abitano le grotte.

Il GSB-USB nasce dell’unità di intenti del GSB Gruppo Speleologico Bolognese e l’USB Unione Speleologica Bolognese e dal 2020 è diventato un gruppo unico, costituito da 140 soci.
Conduce molteplici ricerche che vanno dal reperimento delle cavità, alla loro esplorazione, al rilevamento, all’effettuazione di studi specifici, fino all’accatastamento e alla pubblicazione di quanto scoperto e studiato. La ricerca e lo studio scientifico delle cavità è condotto in stretta collaborazione con enti, istituzioni, musei e con l’ausilio di competenze esplorative, geologiche, storiche, faunistiche, biologiche, archeologiche e
paletnologiche.
Il Gruppo gestisce il Museo di Speleologia L. Fantini, riconosciuto dall’Istituto per i Beni artistici, culturali e naturali (IBC) e registrato nella lista dei Musei della Città Metropolitana di Bologna.
Maggiori info su www.gsb-usb.it

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