Qualcuno strà ancora smadonnando per il blocco del server dell’Università di Bologna in un momento cruciale, con l’inizio dei corsi di settembre quando proprio serviva massima visibilità.
Secondo me c’e’ lo zampino del Decreto Urbani; riprendo direttamente tutto quello che ha scritto Vigrid che approvo in pieno.
Per i non addetti ai lavori, quando Vigrid parla di Blog, in pratica il blog corrisponde anche a questo notiziario che tengo aggiornato costantemente.
Amene cazzate
Qualcuno di voi sa che cos’è il decreto Urbani?No?
Beh,ve lo dico io.E’ una sorta di mostro giuridico praticamente impossibile da applicare.
Consiste nell’obbligo da parte dei Internet Service Provider (in poche parole quelli che vi offrono la connessione [Telecom,Infostrada-Wind,Tiscali e via dicendo]),di monitorare il traffico in rete di tutti gli utenti per eventualmente rintracciare chi fa uso di software peer to peer (ossia i vari WinMX,Kazaa e molti altri) in maniera illegale.
Tutto ciò con una legge sulla privacy che va un attimino (scusate il linguaggio un tantino scurrile) a farsi fottere.
E non solo!Tutto questa “premura” non è riservata a tutti i prodotti passibili di scambio,ma solo ai film.
Come se software e musica potessero essere liberamente scambiati senza pensare al diritto d’autore!(senza nulla togliere al cinema,ma credo che anche questi ultimi due siano parto dell’ingegno umano!)!
Credevate fosse finita?Niente affatto,c’è ancora di più!
E la cosa più bella è che è una cosa che riguarda molto da vicino tutti noi bloggers!
NOn ci credete?Leggete un pò qui!(Premessa:questo è stato copiato e incollato dal blog di Memo [http://scazzati.tiscali.it] e riportato su altri blog)
“Il nuovo decreto Urbani, oltre a colpire la rete p2p, creerà una confusione e un crollo della rete internet.
Non sono drastico, basta leggere la legge che riporto in questo articolo.
Perchè?
Perchè chi mette a disposizione “documenti destinati all’uso pubblico e fruibili mediante la lettura, l’ascolto e la visione, qualunque sia il loro processo tecnico di produzione, di edizione o di diffusione” dovrà obbligatoriamente depositare il contenuto presso le Biblioteche Centrali di Firenze e Roma almeno 2 volte l’anno.
Leggendo la legge si capisce subito che i documenti possono essere siti, newsletter e blog (che sono una forma particolare di sito).
Questo comporterà un casino assurdo, infatti ogni blogger dovrà depositare il contenuto del sito alla biblioteca, altrimenti rischia di pagare una multa di “soli” 500 euro…..
Questo comporterà la fine dei blog, dei siti amatoriali, di tutto quello che internet ha rappresentato in questi anni.
RIBELLIAMOCI!!!!
Vi prego dare notizia nei vostri blog di questo pericolo, anche copiando il contenuto di questo post!!!!!!

Legge 15 aprile 2004, n. 106

“Norme relative al deposito legale dei documenti di interesse culturale destinati all’uso pubblico”
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 98 del 27 aprile 2004


Art. 1.
(Oggetto)

1. Al fine di conservare la memoria della cultura e della vita sociale italiana sono oggetto di deposito obbligatorio, di seguito denominato “deposito legale”, i documenti destinati all’uso pubblico e fruibili mediante la lettura, l’ascolto e la visione, qualunque sia il loro processo tecnico di produzione, di edizione o di diffusione, ivi compresi i documenti finalizzati alla fruizione da parte di portatori di handicap.

3. I documenti destinati al deposito legale sono quelli prodotti totalmente o parzialmente in Italia, offerti in vendita o altrimenti distribuiti e comunque non diffusi in ambito esclusivamente privato; per quanto attiene ai documenti sonori e audiovisivi, sono destinati al deposito legale anche quelli distribuiti su licenza per il mercato italiano.

4. I documenti di cui al presente articolo sono depositati presso la Biblioteca nazionale centrale di Firenze e la Biblioteca nazionale centrale di Roma,

Art. 4.
(Categorie di documenti destinati al deposito legale)

1. Le categorie di documenti destinati al deposito legale sono: a) libri;
b) opuscoli;
c) pubblicazioni periodiche;
d) carte geografiche e topografiche;
e) atlanti;
f) grafica d’arte;
g) video d’artista;
h) manifesti;
i) musica a stampa;
l) microforme;
m) documenti fotografici;
n) documenti sonori e video;
o) film iscritti nel pubblico registro della cinematografia tenuto dalla Società italiana autori ed editori (SIAE);
p) soggetti, trattamenti e sceneggiature di film italiani ammessi alle provvidenze previste dall’articolo 20 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 28;
q) documenti diffusi su supporto informatico;
r) documenti diffusi tramite rete informatica non rientranti nelle lettere da a) a q).”
(il link alla pagina è il seguente:http://scazzati.blog.tiscali.it/yr1433264/)
Bello,vero?
Io per la verità sapevo che tale decreto era sparito dalla circolazione perchè contrario ad una direttiva UE,ma ora mi sento dire che l’onorevole della maggioranza Gabriella Carlucci (forse qualcuno la ricorda per il suo periodo televisivo) ha recentemente affermato che il decreto Urbani non può decadere a causa di impegni presi con le industrie cinematografiche,cosa che pone in dubbio la mia precedente affermazione.
Intanto,però,che fare?Una forma di protesta è attiva su Internet,sotto forma di volantino elettronico in formato pdf (link:http://www.mannasauro.com/volantino.pdf).Almeno leggerlo è una buona cosa.
Aspetteremo altre iniziative con ansia.
Nel frattempo,vi propongo una riflessione:vi siete fatti più o meno idea di chi ci sta governando?Sono solo io che li vedo totalmente incapaci?
 
 

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