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Nello studio delle opere sotterranee antiche, l’attenzione è generalmente rivolta alle principali strutture funzionali, come il canale per un acquedotto, le gallerie di scavo per una cava e così via.
Di solito si presta poca attenzione ai pozzi, dando quasi per scontata la loro presenza e gli elementi che li caratterizzano.
I pozzi, al contrario, possono fornire preziose informazioni sulla natura, sui tempi di realizzazione e sulle peculiarità dell’opera, oltre alla loro più evidente funzione di collegamento del piano interrato con la superficie.
In questo articolo Archeologia Sotterranea cerca di mettere insieme caratteristiche costruttive ed elementi funzionali dei pozzi dai quali è possibile ricavare preziose informazioni che altrimenti sarebbe difficile raccogliere.

Quante volte, nel visitare un sotterraneo, ci siamo imbattuti in dei pozzi?
I pozzi apparentemente, sembrano avere una funzionalità abbastanza scontata, ossia quella di collegare il mondo di superficie con l’opera ipogea.
Ma non è proprio così.
I pozzi si distinguono tra loro per diversi elementi come tipologie, funzionalità e caratteristiche strutturali.
Questo ci porta a considerare che dalla natura di un pozzo, si può interpretare la natura di un opera sotterranea.

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