Articolo de La Nazione di Viareggio del 10/12/2008

FORTE DEI MARMI/SERAVEZZA/STAZZEMA pag. 12
«BASTA CON l’alpinismo fai-da-te: in montagna ci si arrampica con coscienza e con esperienza». Non trattiene la sua rabbia Guglielmo Mazzucchi, responsabile del soccorso alpino della stazione di Querceta, all’indomani dei due giorni «neri» per le montagne versiliesi. Il ponte dell’Immacolata si lascia infatti alle spalle un pesante tributo di due morti, più altri soccorsi, ma il bollettino avrebbe potuto essere più pesante. Dalle testimonianze del soccorso alpino, che ha impiegato complessivamente 20 volontari (con medici e infermieri), a cui bisogna aggiungere 15 persone della Pubblica assistenza di Pontestazzemese e 8 della Croce Verde di Arni, emerge infatti che molte, forse troppe persone si avventurano noncuranti delle possibili conseguenze. «ABBIAMO notato tantissime orme a forma di ‘ciaspola’, specie di racchetta da neve molto usata in Trentino e Val d’Aosta — racconta Mazzucchi — e non ho timore a dire che chi le ha usate è un incosciente. La neve delle Apuane è diversa da quella del nord Italia: da noi si trasforma quasi subito in ghiaccio sia perché siamo a bassa quota sia per il continuo cambio del clima. Addirittura c’è chi sale con ramponi e piccozza ma non sa usarli: credono che la piccozza serva per arrampicarsi, mentre in realtà serve quando si cade e bisogna essere veloci e precisi per non precipitare». Dopo due giornate funeste, lunedì per fortuna i soccorsi sono stati meno impegnativi, a parte le due persone che alle 23 sono state tratte in salvo sul sentiero nord del retro Corchia (in Puntato) dopo essersi attaccate a degli alberi per timore di cadere. «Quei due hanno avuto la coscienza di non rischiare — aggiunge — mentre tanti altri si avventurano anche quando le condizioni ambientali consiglierebbero di fermarsi e tornare indietro.
Chi fa l’alpinista fai-da-te non capisce che rischia sulla propria pelle». Al soccorso alpino, così come alle altre associazioni intervenute, va infine il più sentito ringraziamento del sindaco di Stazzema Michele Silicani e dell’assessore alla protezione civile Egidio Pelagatti: «Sono stati eccezionali — commentano — e anche noi ci auguriamo che nessuno corra più rischi sfidando il destino a questo modo. Rinnoviamo invece il nostro cordoglio alle famiglie dei due alpinisti scomparsi».

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