Una frana blocca l’avanzare dei soccorsi nel pozzo che é profondo 110 metri e largo solo venticinque di centimetri. Difficilissime le operazioni di soccorso. A 78 metri di profondità è stato ritrovato lo zainetto del bambino con la caramelle.

Soccorritori all'opera intorno al pozzo
Soccorritori all'opera intorno al pozzo di 110 metri dove è caduto il bambino

Un bambino di due anni è caduto ieri in un pozzo per l’acqua di circa 100 metri di profondità nella città maleghese di Totalán, in Spagna, in località Dolmen Cerro de la Corona. Proseguono gli sforzi dei soccorritori per raggiungerlo oltre i 73 metri di profondità dove è stata calata una telecamera e è stato trovato lo zainetto del bimbo, ma il foro è ostruito da una frana e il bambino dovrebbe trovarsi sotto il tappo di terra e detriti. Si sta scavando nel pozzo per rimuovere la frana e si studiano alternative per raggiungerlo.

Per tutta la notte i soccorritori hanno lavorato intorno al pozzo, dentro il quale nella giornata di domenica è caduto Yulen, un bambino di 2 anni che stava giocando con i cugini nel terreno di proprietà della famiglia del piccolo. Sembra che il pozzo fosse coperto da pietre senza altre protezioni.
Nel foro, molto stretto, è stata fatta calare una telecamera che si è fermata ad una settantina di metri di profondità, dove sono stati ritrovati lo zainetto delle caramelle e un bicchiere che appartenevano al bimbo, confermando che il bambino si trova effettivamente dentro il pozzo.
Le operazioni di salvataggio, già molto difficili, si sono complicate perché il condotto è occluso da una frana a 73 metri di profondità e si è scavato per togliere una trentina di centimetri di terra.

La Sottodelegata del Governo di Malaga, María Gámez, ha dichiarato che “la priorità ora è quella di localizzarlo e raggiungerlo”.
Gámez ha spiegato che esistono tecniche appropriate per accedere a questo tipo di spazi e che si stanno provando tutte le soluzioni possibili. “Abbiamo tirato fuori una trentina di centimetri di terra e proseguiamo provando altre soluzioni”.

Oltre a scavare e provare a rimuovere il tappo di detriti nel pozzo, la prossima mossa potrebbe essere quella di scavare un tunnel parallelo accessibile ai soccorritori per raggiungerlo a quella profondità, anche se effettivamente non si sa a quale profondità potrebbe trovarsi il bambino; prima però sarà necessario incamiciare il pozzo per evitare che altri detriti mossi dalle vibrazioni possano cadere nel buco peggiorando ancora la situazione.

Fonte: El Mundo

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