Testo e foto di Antonio Larocca, G.S. Sparviere
Per “abituarsi” ai luoghi, il mese inizia con una rivisitazione speleo-storica-escursionistica di due delle più importanti grotte mitologiche dell’area calabro-lucana orientale: la Grotta dei briganti della Timpa della Falconara (Terranova di Pollino, PZ) e la Grotta dei Briganti di Pietra Sant’Angelo (San Lorenzo Bellizzi, CS). Il tutto è stato organizzato in collaborazione con gli amici dell’Associazione “I ragazzi di San Lorenzo Bellizzi” che da tre anni attuano una tre-giorni storico-escursionistica alla scoperta dei sentieri dei briganti-politici di metà ottocento. Nell’occasione, oltre ad immedesimarsi su quei tristi e drammatici avvenimenti storici, noi speleologi abbiamo potuto appurare, con piacere, che in futuro bisognerà ridare alle dette due grotte una maggiore attenzione.

Dal 9 al 17 agosto grazie soprattutto ai nostri consoci G.S. Sparviere altoatesini del Fledermaus Esplorazioni di Bolzano si è attuato “Speleo Tour 2014”, campo di ricerca ed esplorazione speleologica concentrato soprattutto nell’importante area dolomica di Cassano allo Jonio (CS), territorio, se pur ristretto, con una notevole ed importante presenza di cavità. Al campo hanno partecipato speleologi provenienti dalla Calabria, dalla Puglia, dalla Sicilia, dal Friuli e, ovviamente, dall’Alto Adige.

E’ bene precisare che nell’area cassanese si sviluppano le due grotte più lunghe della Calabria, ed è proprio da queste due grotte (il Sistema Grotte di Sant’Angelo e la Grotta dello Scoglio) che sono arrivati i risultati migliori dal punto di vista esplorativo.
In collaborazione con alcuni componenti del Gruppo Speleologico Leccese Ndronico di Lecce, del Centro Speleologico dell’Alto Salento di Martina Franca (TA) e della Società Adriatica di Speleologia di Trieste, nella Grotta sopra le Grotte di Sant’Angelo (parte superiore del sintema), rivoltata nell’occasione come un calzino, è stata finalmente completata l’esplorazione di una voluminosa e conosciutissima grande condotta, rimasta in sospeso sin dalle prime esplorazioni speleologiche di fine anni ’70!
Solo l’anno scorso, insieme agli amici del Gruppo Speleologico CAI UGET di Torino, si ebbe modo di percorrere i primi 30 mt.
La speranza era, ieri come oggi, quella di bypassare le sottostanti gallerie della Grotta superiore di Sant’Angelo (parte centrale del sintema), occluse nella loro parte terminale da una grande frana in frattura. Però lo stesso “tappo” di macigni, sabbia, fango e guano, raggiunto dopo aver percorso ca 50 mt di difficile traverso, non ci ha permesso, purtroppo, di andare oltre. In compenso è stato però trovato un secondo collegamento, in verticale, fra le dette due cavità del Sistema Sant’Angelo, a cui è stato dato il nome di “Via Mattia”. Per la cronaca, le due dette grotte sono da sempre collegate da micro e macro fratture (impercorribili dalle persone) e il passaggio “umano” è stato possibile attuarlo per la prima volta solo tramite uno stretto e verticale budello, individuato e forzato dal GSS a fine anni ’80, nella parte opposta di questa nuova galleria.

Con gli amici dello Speleo Club Ibleo di Ragusa e del Gruppo Speleo Belpasso di Belpasso (CT) si è riusciti a forzare una già conosciuta e stretta “buca da lettera” presente nel piano di calpestio (altrettanto esiguo) del cosiddetto, non a caso, “Piccolo abisso”, il punto più profondo della Grotta dello Scoglio che fino ad allora risultava essere a –58 metri.
All’epoca tale “buca” era stata sondata per almeno –20 mt (non inseriti, per ovvie ragioni, nei –58 mt); in questa occasione, con qualche difficoltà legata ai molto angusti e verticali ambienti, si è raggiunta questa nuova profondità e stimato inoltre che la stessa prosegue, sempre in verticale, per almeno altri 20mt.
Tali nuovi risultati permettono quindi di approfondire la Grotta dello Scoglio di 40 mt ca. Di conseguenza dai –58 mt attuali, il fondo della cavità potrebbe passare a –98 mt ca, che uniti ai +18 mt delle zone alte della grotta (Gallerie “Casa di Dio”), permetterebbero di far superare allo Scoglio i 100 mt di profondità (per la precisione –117 mt). Risultato molto importante per l’area carsica cassanese e non solo poiché la cavità dal 7° posto attuale, potrebbe balzare al 3° nella graduatoria regionale delle grotte più profonde.
In ogni caso, il “Piccolo abisso”, è molto particolare dato che, come ci fa capire il nome, differentemente dalla grotta madre (particolarmente orizzontale) si sviluppa perfettamente in verticale.
Tramite micro passaggi in frana dalle zone più interne dello Scoglio, il “Piccolo abisso” si diparte da una quota di appena –10 mt ca. rispetto la quota d’ingresso per poi trasformarsi tutto d’un colpo in una netta frattura opposta all’andamento stesso delle gallerie principali, sia verso l’alto che, come si è detto, verso il basso per quasi 80 mt.
Ma per raggiungere questa profondità bisogna percorrere la stessa frattura per almeno 50 mt “pseudo-orizzontalmente”, utilizzando la tecnica dell’opposizione armata, effettuando oltremodo sia piccole risalite che discrete discese, in luoghi mediamente molto angusti e scivolosi (il tutto per bypassare i punti più limitati che non permetterebbero il passaggio).
Verso l’alto la frattura è ancora tutta da esplorare e la stessa è molto ricca d’aria, quindi il futuro è tutto suo, ma solo per i più …magri e tecnicamente validi. E’ stato calcolato che la sua direzione da un lato prosegue verso una piccola grotta ricchissima d’aria e dall’altra verso una grande frattura esterna.
Tornando a parlare del Sintema Grotte di Sant’Angelo, sempre in compagnia degli stessi amici speleo siciliani, è stata finalmente oltrepassata la cosiddetta “Grande frana” presente ad un lato del grande salone della Grotta inferiore (turistica).
Dopo numerosi e rischiosi tentativi fra massi e macigni “instabilissimi”, posti nella parte più sommitale del salone, si è riusciti a sbucare in alcune nuove condotte molto arrotondate che hanno permesso l’accesso ad un nuovo e piccolo sistema di condotte, sale e fratture molto particolari, lungo all’incirca 200 mt, ancora tutto da esplorare.
Questi nuovi risultati “metrici” ottenuti ad agosto ultimo nelle varie parti del Sistema Sant’Angelo, uniti alle altre recenti scoperte di nuove gallerie fatte a dicembre del 2013 nella parte media del sistema (Ramo “Bye bye iphone” della Grotta Superiore) e quelli ottenuti negli anni precedenti nella parte alta (“Ramo di Marco”) della Grotta sopra le grotte, permetteranno, una volta topografati, di aumentare e di molto lo sviluppo del Sistema delle Grotte di Sant’Angelo.
In maniera sommaria, la grotta, dagli attuali 2.563 mt (che ne fanno, come si è detto all’inizio, la grotta più estesa della Calabria), passerebbe infatti di certo ai 3.500 mt.
Purtroppo l’ennesimo tentativo di trovare il collegamento fra il Sistema delle Grotte di Sant’Angelo e il vicinissimo Sistema delle Grotte a NW del M. San Marco-Antenato non è andato a buon fine, ma prima o poi…

Sempre poi dall’area di Cassano e in occasione del campo di ricerca “Speleo Tour 2014” sono state messe le basi per una proficua e futura campagna di ricerca. Sono stati individuati infatti nuovi ottimi punti, esterni e sotterranei, per proseguire le ricerche da ogni punto di vista, anche ad es. dal lato speleo-archeologico e speleo-biologico. Gran cosa infatti è stata l’individuazione di una nuovissima, originale ed importantissima grotta archeologica ed una cavità molto importante dal lato bio-speleologico.
Alcuni partecipanti GSS-FE nello stesso periodo si sono anche aggregati ad altri campi di ricerca speleologica che in parallelo venivano effettuati in Calabria. Per la precisione alcuni di noi hanno aderito per qualche giorno al campo organizzato dalla Federazione Speleologica Pugliese, specificatamente all’Antro degli Elfi e all’Abisso di Bifurto, presso Cerchiara di Calabria (CS). Anche in questo caso, grazie principalmente alla grande volontà degli organizzatori, i risultati sono stati davvero ottimi.
Per maggiori dettagli si rimandano i lettori al link della detta federazione, a quelli dei vari singoli speleologi provenienti da ogni parte d’Italia (che purtroppo non conosco) e a quelli dei diversi gruppi speleo partecipanti alle esplorazioni (gruppo ‘Ndronico, C.A.R.S. Altamura, Gruppo Grotte Grottaglie, Gruppo Ricerche Carsiche Putignano, Gruppo Speleologico Siracusano).

UN PARTICOLARE RINGRAZIAMENTO VA ALL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI CASSANO ALLO IONIO CHE SI È DIMOSTRATA MOLTO SENSIBILE E COSTRUTTIVA ALL’INIZIATIVA DI “SPELEO TOUR 2014” METTENDO A DISPOSIZIONE, OLTRE ALLE VARIE AUTORIZZAZIONI, ANCHE UNA COMODA ED ACCOGLIENTE STRUTTURA RICETTIVA.
A “Speleo Tour 2014” hanno partecipato:

• Antonio Larocca e Mario Vincenzo Benedetto del Gruppo Speleologico Sparviere di Alessandria del Carretto (CS);
• Giuseppe Elia, Manuel Marchiori, Michele Ricci e Diego Baruffaldi del Fledermaus Esplorazioni di Bolzano;
• Andrea Vitale, Gianluca Selleri del Gruppo Speleologico Leccese Ndronico di Lecce;
• Gino Martucci del Centro Speleologico dell’Alto Salento di Martina Franca (Ta);
• Giorgia De Colle della Società Adriatica di Speleologia Trieste;
• Giuseppe Castorina, Simone Nifosì, Angelo Iemmolo e Andrea Nifosì dello Speleo Club Ibleo di Ragusa;
• Sara Virgillito, Francesco Zaccaria del Gruppo Speleo Belpasso di Belpasso (CT).

GRADUATORIA DELLE GROTTE PIÙ PROFONDE DELLA CALABRIA

1 Abisso di Bifurto Cerchiara di Calabria (CS) –676 mt
2 Grotta di Serra del gufo Cerchiara di Calabria (CS) –180 mt
3 Meandri del Fico Tiriolo (CZ) –109 mt
4 Voragine delle Balze di Cristo Cerchiara di Calabria (CS) –90 mt
5 Complesso Grotte di Sant’Angelo Cassano allo Ionio (CS) –80 mt ca.
6 Antro del torchia Castelsilano (KN) –77 mt
7 Grotta dello Scoglio Cassano allo Ionio (CS) –/+ 76 mt
8 Antro degli elfi Cerchiara di Calabria (CS) –69 mt
9 Voragine di Papasidero Papasidero (CS) –65 mt
10 Complesso Grotta di S. Paolo-Ramo del fiume Morano Calabro (CS) +/–47 mt

GRADUATORIA DELLE GROTTE PIÙ LUNGHE DELLA CALABRIA

1 Complesso Grotte di Sant’Angelo Cassano allo Ionio (CS) 2563 mt
2 Grotta dello Scoglio Cassano allo Ionio (CS) 2285 mt
3 Abisso di Bifurto Cerchiara di Calabria (CS) 1965 mt
4 Grava di Grubbo Verzino (KN) 1536 mt
5 Grotta di Serra del gufo Cerchiara di Calabria (CS) 1485 mt
6 Grotta di Jizzi Marcellinara (CZ) 1200 mt ca.
7 Grotta del Milogno Guardia Piemontese (CS) 700 mt ca.
8 Voragine delle Balze di Cristo Cerchiara di Calabria (CS) 668 mt ca.
9 Grotta di Ntonimaria Vibo Valentia 670 mt ca.
10 Grotta della fumarola Cassano allo Ionio (CS) 625 mt
11 Grotta del palummaro Caccuri (KN) 631 mt
12 Complesso Grotta di S. Paolo-Ramo del fiume Morano Calabro (CS) 605 mt
13 Risorgente di Vallone Cufalo Verzino (KN) 575 mt
14 Antro del torchia Castelsilano (KN) 436 mt
15 Grotta dell’Avis Mendicino (CS) 400 mt
16 Fossa delle ciavole Sant’Onofrio (VV) 377 mt
17 Risorgenza in loc. Palazzo Orsomarso (CS) 363 mt
18 Inghiottitoio di Sant’Angelo San Lucido (CS) 320 mt ca.

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