White Nose Syndrome: un aggiornamento dal Gruppo Italiano Ricerca Chirotteri

Confermando le più pessimistiche previsioni, la WNS è stata segnalata in altre regioni degli Stati Uniti:
Pennsylvania, West Virginia, New Hampshire, New Jersey e probabilmente Virginia, dimostrando una rapida espansione verso ovest.
Valutazioni attendibili riportano una mortalità complessiva già superiore ad un milione di pipistrelli.
Non ci sono ancora spiegazioni valide sulla vera origine della malattia. Il fungo Geomyces, che si ritrova negli animali contaminati, si sviluppa specialmente sul muso e sul corpo degli individui, determinando tra l’altro lesioni alle ali che compromettono seriamente le capacità di volo.
Rimane ancora indeterminata la reale natura dell’infezione fungina, se essa sia la causa primaria del morbo, magari dovuta ad una mutazione del fungo, o se si tratti di infezione opportunistica in animali già compromessi dal punto di vista immunitario.
Infezioni fungine del tipo di quella presente nella WNS sono state segnalate in Europa già da parecchi anni, senza però dare origine ad alcun fenomeno di mortalità di massa. Una delle ipotesi è che il fungo sia arrivato negli Stati Uniti dall’Europa in tempi recenti, subendo modificazioni altamente virulente nei confronti dei chirotteri del Nuovo Mondo.
Fenomeni di questo tipo non sono purtroppo nuovi nella storia ed hanno avuto come soggetto anche l’uomo, per esempio a seguito della scoperta e della colonizzazione delle Americhe.
Uno degli interrogativi che ci si pone è perché la WNS, il cosiddetto “colony collapse disorder” delle api, la chitridiomicosi degli anfibi si stiano diffondendo più o meno contemporaneamente.
Oggi la globalizzazione, con facili e rapidi spostamenti di popolazioni e di merci, sta provocando una diffusione inevitabile ed incontrollata di animali e di malattie; inoltre i cambiamenti climatici stanno modificando sensibilmente anche l’epidemiologia e la localizzazione di malattie tipicamente tropicali.
Basti pensare che in Lombardia sono stati individuati nel mese di marzo due casi di lebbra (18 casi in Italia nel 2008); nel mese di luglio del 2007 il Ministero della Salute italiano diramava un comunicato a conferma di un’epidemia di Chikungunya (la prima sul suolo europeo); nel settembre del 2008 si è avuto in Italia il primo caso di infezione neuroinvasiva da West Nile virus, seguito da un secondo in ottobre: le zanzare, in particolare il genere Culex, sono i principali vettori di questo virus contro il quale non esistono trattamenti specifici o vaccini; solo i pipistrelli costituiscono un valido aiuto naturale al controllo delle zanzare.
Al di là di una terribile perdità di biodiversità, le conseguenze della WNS si fanno sentire anche nei confronti del (diminuito) controllo biologico degli insetti, particolarmente importante anche sotto l’aspetto economico in relazione agli insetti nocivi all’agricoltura.
In Europa le organizzazioni che studiano i chirotteri stanno disponendo un monitoraggio al fine di individuare e studiare eventuali individui affetti dal fungo bianco.
In Italia Il G.I.R.C. si è attivato già nel 2008 con alcune indicazioni per la prevenzione, mentre nel 2009 ha diffuso delle Linee Guida orientative (vedi www.pipistrelli.org White Nose Syndrome), che invitano a segnalare allo stesso G.I.R.C. i casi sospetti.

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