Sabato mattina a Gallicano sarà tumulato il corpo dello speleologo rimasto nella cella frigorifero per sei mesi.

Saltato 11 Giugno si risolverà la vicenda paradossale delle esequie di Pietro Arena, un vecchio speleologo che, morto all’ospedale di Lucca sei mesi fa, è rimasto poi sei mesi nella cella frigorifera ad aspettare che qualcuno si facesse carico delle spese del suo funerale.
A sbloccare la situazione e a mettere mano al portafogli sono stati nientepopodimeno che gli speleologi liguri, sui vecchi amici.
Il luogo comune della tirchieria ligure è stato sconfitto dall’altro luogo comune del grande cuore degli speleologi.
I gruppi speleologici del Bolzaneto e Issel, insieme a speleologi della Lunigiana, altri speleo liguri hanno preso in mano la situazione, messo mano al portafogli e organizzato il funerale.
Nel frattempo mezza speleologia italiana si era proposta con donazioni singole, che potrebbero essere ancora utili per coprire le spese per la tumulazione qualora dovesse mancare ancora denaro alla resa dei conti.

Finalmente Pietro Arena ritorna sottoterra

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