Notizia di Gianluca Padovan

Convegno “il ferro di Fornovolasco”
Sabato 18 novembre 2006
Gallicano (Lucca)

“Il più stretto sentier che vada al Forno, là dove il Grafagnino il ferro caccia”

Ludovico Ariosto “I 5 Canti”

Fornovolasco (Alpi Apuane, Garfagnana, Toscana) è stato sede sin dal Trecento di un’attività estrattiva e siderurgica che, tra alti e bassi, è continuata fino al secolo scorso. L’attività era iniziata prima del 1300, quando veniva lavorato ferro importato dall’Isola d’Elba o estratto dalle locali miniere situate a poca distanza del paese, in prossimità di un’area denominata “Monticello – Le Pose”. Nel Quattrocento furono ricercati nuovi giacimenti per sostenere i crescenti fabbisogni di minerale; ottime prospettive furono individuate in loc. “Le Bùgie – Trimpello” dove l’attività iniziò nel 1430. Il culmine fu raggiunto a cavallo del 1500, quando Fornovolasco era un polo siderurgico a carattere industriale, il maggiore del Ducato Estense di Modena, cui gran parte della Garfagnana era assoggettata dal XV° secolo.
L’attività proseguì nei secoli a fasi alterne, fino al 1800 per quanto riguarda la siderurgia, mentre i lavori di coltivazione e di ricerca mineraria a “Le Bugie – Trimpello” si sono protratti fino a poche decine di anni fa.
La “riscoperta” e lo studio di queste miniere, l’analisi delle cavità e del territorio circostante, hanno consentito di comprendere meglio l’attività siderurgica ed estrattiva di questo borgo apuano, dalle origini fino a poche decine di anni fa.

Il convegno ripercorre le tappe della storia di Fornovolasco, indissolubilmente legata alla lavorazione e estrazione del ferro. Inoltre vuole mettere in evidenza l’importanza dello studio e delle ricerche nelle cavità artificiali, per meglio comprendere le nostre origini e le caratteristiche di un territorio, con le probabili ricadute positive, anche economiche, in ambito turistico ambientale.

Cesare Daprato

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *