Cronistoria delle attività svolte dall’UTEC NARNI

Tra Grotte e Cantine

UNITA’ TECNICA ESPLORAZIONE CAVITA’

Settembre 1977, una Fiat 850, cinque ragazzi dentro, un sesto segue in motorino, destinazione: L’Eremo di S. Jaco sul Monte Santa Croce: Roberto, Giovanni, Massimo, Mauro, Marco e Mauro.

1977: L’UTEC, Unione Trapper Escursionisti Cattolici ha la propria sede in Via del Campanile; La prima uscita è alla Grotta dello Svizzero, sul Monte Santa Croce, con una vecchia corda di canapa, un casco antinfortunistico, un elmetto di plastica ed una manciata di torce elettriche.

Dicembre 1978: L’UTEC per farsi conoscere organizza una mostra all’interno del Palazzo Comunale di Narni assieme ai Gruppi Speleologici di Terni, Orvieto e Stroncone. Con l’attività arrivano nuovi giovani narnesi e il primo contributo della Cassa di Risparmio di Terni che ci elargisce ben £.50.000 con le quali acquistiamo i primi metri di corda.

Le esplorazioni continuano sul Monte S.Croce e nelle vicinanze di Narni, troviamo e rileviamo i resti di un monastero, scopriamo la Grotta degli Archi, la Grotta Celeste e la Grotta dei Veli, portiamo nuovamente all’attenzione della Soprintendenza la Grotta dei Cocci. Veniamo a conoscenza dell’esistenza di una galleria che portava acqua a Narni, è l’acquedotto della Formina, comincia il rilievo di pozzi e cisterne nella nostra città.

Maggio 1981: L’UTEC organizza il convegno regionale “Il sottosuolo dei Centri Storici Umbri”, la manifestazione, unica nel suo genere, riscuote un grosso successo e il nostro gruppo diventa gestore del nuovo Catasto Nazionale delle Cavità Artificiali.

Nel frattempo, l’UTEC partecipa attivamente ai lavori di consolidamento della rupe di Narni, su cui poggia la città.

1982: L’UTEC compie 5 anni e tutto il lavoro di disgaggio e consolidamento viene presentato ad Ancona al congresso nazionale su “speleologia come realtà sociale”.

L’anniversario viene ricordato con una serie di escursioni e l’esercitazione di soccorso speleo sulla Torre Civica della Piazza dei Priori; Nello stesso anno viene organizzato il primo corso di pronto soccorso insieme alla USL e ai volontari della C.R.I.

Il sisma che colpisce la Campania fa maturare in noi la sensibilità verso la Protezione Civile, istituendo la Squadra UTEC Antincendio alle dirette dipendenze del C.F.S.

1983: L’UTEC organizza un convegno con gli altri gruppi speleo della regione sul tema della Protezione Civile, anche alla luce dell’intervento degli speleologi di Todi durante il rogo del Palazzo del Vignola. Prosegue intanto l’attività di ricerca, ma vengono trovate soltanto piccole grotte, finchè dopo varie peripezie riusciamo ad entrare per la prima volta all’interno della Grotta di Montebuono, l’unica vera grotta trovata dal nostro gruppo in tanti anni di attività.

1984: In seguito ai numerosi rilievi nella Rocca di Narni, nella Formina e nella Fonte Feronia, l’UTEC organizza una mostra: Nei Meandri della Rocca, coronata da un grosso successo di pubblico; finalmente non siamo più “i matti della domenica”

1985: Viene organizzato per la prima volta a Narni un Corso di Speleologia, da quest’anno il Corso di Speleologia si svolge regolarmente sotto l’egida dell’SSI.

L’UTEC cambiò sede, prima alla Torre di S. Bernardo e adesso definitivamente alla Torre di S. Domenico; L’attività dal gruppo ha portato alla creazione di una Cooperativa, la GEOTEC, che ha dato lavoro a molti soci per quasi dieci anni.

Tra esplorazioni, grotte, forre, trekking sul Mante Bianco, sul Gran Paradiso, sul Monte Rosa, ai Sibillini, sui Pirenei, in Trentino, in Patagonia, tra rilievi di cisterne, cunicoli, gallerie, pozzi, pulizie di torri, mura, ponti, tra cui il Ponte di Augusto, lezioni nelle scuole, visite guidate, un giornalino periodico ormai non più pubblicato chiamato ironicamente “la scintilena-una luce nel buio”, parte dei soci dell’UTEC hanno fondato Subterranea, una associazione culturale che gestisce le visite guidate ai sotterranei della nostra città, ma l’UTEC và avanti, inarrestabile come un torrente nel suo letto, cambiano le sembianze nello scorrere degli anni, talvolta l’attività langue, altre volte un fremito agita le coscienze, cambiano i volti, sovrapposti anno dopo anno, corso dopo corso, cambiano le attività, ma, come un torrente, l’UTEC ha scavato negli anni un proprio corso, modificando la società e lasciando un segno indelebile, animati sempre dalla passione per la grotta e dalla voglia di stare insieme.

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