Faccio quattro chiacchiere con Sergio, uno spagnolo di origini trentine, anche lui mi spiega che la grossa rivoluzione c’è stata quando gli istruttori di speleologia sono stati titolati dallo stato come istruttori sportivi (non più volontari), a quel punto si è aperto il mondo dei bambini. La cosa è molto sentita, i partecipanti si presentano alla competizione come squadre, in divisa, sembra più un raduno di atletica.
Sui lati gli stand materiali e di una mezza dozzina di gruppi e federazioni, in tutto saranno una quindicina. Un venditore di lampade LED è tra i più snobbati: è forse segno che per chi viene qui la grotta è ben lontana ?

Pomeriggio con una presentazione sulla WNS, problema sentito anche qui, per alcuni casi di presenza del fungo in grotte del territorio: la federazione Andalusa ha emesso un protocollo di buone pratiche, traducendolo da quello della FSE.  Si prosegue con un affollata riunione della FSE capitanata dall’onniscente Olivier Vidal, con 17 rappresentanza nazionali; la famiglia si allarga ancora, si dà il benvenuto a Slovenia, Finlandia, Austria e Lituania. Discussioni varie sui punti all’ordine del giorno, poi un arrivederci ai prossimi eurforum di Svizzera e Francia.

Dal piano superiore arrivano boati di folla, sono iniziate le premiazioni della prima giornata: in un angolo ritrovo i polaccchi, sono piazzati a mezza classifica. Izabel mi spiega che anche da loro si gareggia, ma con regole diverse, quindi sono rimasti un poco spiazzati. Spera domani di fare meglio, con i ciruiti verticali ..

Domani, domenica 25 settembre, è già time out per me, che sarò in volo verso l’Italia.

Grazie speleo spagnoli, grazie Andalusia, con voi ho vissuto una esperienza diversa, un altro modo di esplorare la spelelolgia.

Di

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *