Il Centro Italiano di Documentazione Speleologica – Biblioteca “F. Anelli” – della Società Speleologica Italiana ha ricevuto il lascito di una corposa raccolta di testi appartenuta a Giovanni Badino, uno dei massimi esponenti della speleologia mondiale scomparso prematuramente due anni fa.

Giovanni Badino Biblioteca
Giovanni Badino - Foto La Venta

Il riepilogo dei documenti che compongono la biblioteca “Giovanni Badino” che i familiari hanno deciso di donare alla Società Speleologica Italiana è molto corposo e andrà ad incrementare quella che costituisce una delle biblioteche speleologiche più grandi del mondo.
La “biblioteca di Badino” appena acquisita consta di circa 330 monografie/estratti e 85 testate di periodici per circa 520 fascicoli complessivi.
I documenti già posseduti in copia dalla biblioteca sono confluiti in biblioteca nel magazzino dei numeri doppi, e saranno utilizzati per la vendita o scambio, ma 20 monografie e 31 estratti ed opuscoli costituiscono copie uniche non presenti in archivio, che vanno ad arricchire la già grande raccolta documentale della Società Speleologica Italiana.
Altre 76 monografie ed opuscoli sono stati ceduti al Centro di Documentazione Dal Cin del Gruppo Grotte Treviso/Archivio La Venta, a cui si sono aggiunti 49 fascicoli di periodici.

Il presidente della Società Speleologica Italiana, Vincenzo Martimucci, il Consiglio Direttivo e il curatore della Biblioteca Michele Sivelli, hanno espresso la più sincera gratitudine alla famiglia di Giovanni Badino, auspicando di valorizzare al meglio questo preziosissimo lascito.

Il Centro Italiano di Documentazione Speleologica – Biblioteca “Franco Anelli” raccoglie sotto un’unica struttura una delle più grandi biblioteche a tema speleologico del mondo. Comprende una vasta raccolta di volumi monografici e di riviste periodiche, a cui si aggiungono i fondi speciali costituiti da stampe antiche, poster, cartoline e altri materiali non librari. Particolarmente ricco è il fondo storico, con pubblicazioni anteriori il 1831 e altri volumi rari.

Link di riferimento per il Centro di Documentazione Speleologica:
http://www.speleo.it/site/index.php/biblioteca

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