Il 18 maggio 2011 ha ripreso a scorrere l’Acqua Mariana. I tecnici dell’Acea hanno festeggiato così il centenario dell’azienda, un regalo straordinario a tutti i romani che amano l’area degli acquedotti e all’Ente Parco che ora potrà proseguire nell’attuazione del progetto di bonifica. Un risultato reso possibile anche grazie agli interventi degli speleologi di Sotterranei di Roma – Centro Ricerche Speleo Archeologiche, che premia gli sforzi e la caparbietà del Parco e dell’Acea che hanno creduto fortemente nella possibilità di ripristinare il paesaggio dei quei luoghi che nel 2002 era stato improvvisamente modificato a causa di una falla sotterranea nell’acquedotto Felice.
Nei prossimi giorni il flusso dell’acqua sarà nuovamente interrotto per permettere la bonifica e la definitiva del Fosso dell’Acqua Mariana. Contemporaneamente alla bonifica si procederà alla riqualificazione dell’area del laghetto situato nei pressi del Casale di Roma Vecchia e alla sistemazione dove sorgevano gli orti abusivi, sgomberati nell’estate del 2006.
Per l’Ente Parco si tratta di un primo importante passo del programma di ripristino ambientale di tutte le acque superficiali del territorio che ha come obiettivo primario la riqualificazione dell’intero corso dell’Almone, l’affluente del Tevere che raccoglie poco più a valle anche l’acqua mariana. In particolare per quanto riguarda la Riqualificazione del laghetto artificiale nei pressi del casale, il progetto prevede il rifacimento completo del fondo e degli argini del laghetto, la bonifica e la eventuale risagomatura dell’alveo del fosso sino alla deviazione nei pressi del manufatto denominato ‘torre su cisterna’ a valle del casale per una lunghezza di circa 400 metri, la sistemazione del verde e del sentiero che segue il corso del fosso.
Per quanto riguarda l’area degli ex orti dal Casale di Roma Vecchia sino alla ferrovia Roma-Cassino per una lunghezza di circa 1100 metri ed una superficie di circa 4 ettari, è previsto il recupero paesaggistico attraverso la messa a dimora di specie vegetali ed interventi di addolcimento delle pendenze e di sistemazione del sentiero esistente, nel rispetto della percezione delle visuali sulla campagna circostante e con l’ottica di valorizzare i manufatti presenti come testimonianza dall’antico tracciato del canale dell’Acqua Mariana.

info:  http://www.sotterraneidiroma.it/index.php?v=nw&rec=377

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