Ieri mattina, è scomparso Filippo Dobrilla, speleologo, scultore ed artista eclettico. L’ultimo saluto si terrà domani, 23 luglio, alla villa Poggio Reale di Rufina, alle ore 17.

Un altro grande interprete della speleologia ci lascia. Filippo Dobrilla é scomparso ieri all’età di 51 anni.
Filippo ha svolto la parte più importante della sua attività speleologica nelle Alpi Apuane, senza disdegnare spedizioni all’estero.C’era dove c’era una nuova frontiera. Non ha scritto molto, ma ha esplorato, documentato, fotografato.

Il suo nome ricorre nei più profondi abissi delle Apuane, ha infatti esplorato il Corchia, l’Olivifer, il Saragato, i Draghi Volanti, il Roversi, ovunque serviva “un cambio di marcia e di visione”. L’ha fatto con un suo punto di vista e il suo particolare modo d’essere, contribuendo alla conoscenza geografica del carsismo di quella zona.

Ma Dobrilla era anche scultore ed artista eclettico, “Il gigante dormiente” è la sua opera più importante, una figura distesa, dalla corporatura asciutta con il sesso in erezione durante il sonno. Della sua visione del mondo e della sua arte ha raccontato in questa intervista che lascia una preziosa testimonianza ai posteri.

Messaggi di cordoglio dal mondo dell’arte, da Lucca, e dagli speleologi di tutta Italia.

“Filippo, ti ho conosciuto solo qualche anno fa. Eravamo a Creta, l’isola dove un giovane Zeus venne allattato dalla capretta Amaltea. E al ritorno mi invitasti a vedere il luogo dove avevi scelto di vivere. Sul monte caro a Giove, tra le tue capre. Eri Trittolemo che raccoglieva le sue messi, eri Olivifer… È già non volevo più lasciarti.”
Elisa

“Ciao Filippo.
Sei stato una persona piena di amore pieno di doni da consegnare a colui che ti è stato accanto o che solo ti ha incontrato una sola volta.
SIAMO stati persone fortunate a incontrarti sul nostro cammino(Speleo e non). Mi auguro di poterti incontrare ancora per imparare.
Nell’occasione io porto una corda di 100.
Ciao”

Leo

“Oggi uno dei capisaldi della speleologia apuana ci ha lasciati … per Chi lo conosceva da sempre mancherà qualcosa di fondamentale…come se una montagna non ci fosse più perché lui era parte di queste montagne in cui noi amiamo vivere …ma vorrei che anche Chi non lo conosceva di persona serbi un pensiero per lui…. è stato un grande speleo e grande rimarrà nella memoria di questi luoghi. ciao Filippo”
Mariangela

“Maestro Filippo
Poeta delle bianche cascate
Ricreatore del creato
Esploratore di atelier inespugnabili
Tu che trai ispirazione dal buio intrappolato nel marmo
Scolpisci come insegnasti a mio figlio la forma delle nuvole e delle cose che ancora L uomo non ha visto.
Deliziaci ancora con la tua irriverente umanità
Un abbraccio”

Roberto e Pietro

“Ciao Filippo sguardo mannaro ti saluta…ci si rivede nel vallata degli dei speleo…….mi mancherai…..”
Sguardo Mannaro

“Il Gruppo speleologico di Pistoia esprime le più sentite condoglianze.
Personalmente l’ho incontrato solo qualche volta. Lo conoscevo pero per i racconti di Giovanni Becattini il nostro socio fondatore che narrava le sue gesta eroiche quando in bicicletta ancora militare di leva andava in Apuane per esplorare o quando stette un giorno intero a scalpellinare l’ingresso dell’ Olivier.
Giovanni, Dobrilla e Guidotti per anni Hanno costituito la squadra più forte d Italia.
Più recentemente alcuni di noi hanno avuto modo di frequentarlo apprezzandone gli aspetti umani e il valore della persona.
Riposa in pace amico nostro!”

Il GSPT

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