Ormai per scrivere i pensieri personali sul mio blog devo specificare che si tratta di un editoriale, perchè Scintilena da tempo immemore non è più il mio blog personale, non lo è mai stato, ma un Notiziario di speleologia. Strana questa cosa, ma va bene così.

Mi ritaglio il mio spazio, proprio nell’editoriale.

Ci sono segni, piccoli indizi, messaggi, azioni, che fanno intravvedere, lontano, un cammino verso Speleopolis, verso Ultraspeleo, verso una condivisione generale e una strada comune di intenti, azioni e interazioni.
Internet è il veicolo che ci porterà, forse in un giorno lontano, verso una Speleologia italiana che avrà l’appellativo di Universale.
Da anni con la Scintilena abbiamo intrapreso un sentiero tortuoso, che spesso porta a compiere larghe convergenze, giri infiniti he richiedono nuove messe a punto, ulteriori sviluppi, solo per rafforzare l’idea di progetto condiviso, quell’Ultraspeleo di cui abbiamo comprato il dominio www.ultraspeleo.com e che da un paio di anni sembra così fattibile ma sempre irraggiungibile.

Ultimamente, in questo anno, abbiamo avuto molti segnali, udito voci, recepito messaggi, che forse la Speleopolis, la città degli speleologi, non è così lontana come a volte si prospetta. Toirano 2009 per esempio ancora rimbomba potente come l’Eco profondo della marea.

Navigando su internet, creando la rete, aggiungendo collegamenti, provando nuove soluzioni e nuove applicazioni, mi vengono alla mente altri navigatori, altri esploratori dello spazio e del cosmo, i navigatori quelli veri come Magellano che trovò il Passaggio a Sud-Ovest, giù nella Terra del Fuoco realizzabile solo dopo giorni e mesi di navigazione, per poi scoprire che a Panama bastava salire su una collinetta e riuscire a vedere l’Oceano Pacifico appena dietro la spiaggia dell’Oceano Atlantico.

Le esplorazioni dei grandi navigatori sono piene di grandi imprese che hanno portato spesso a piccoli risultati, come quello di Magellano appunto, che perse la vita nella prima circumnavigazione del mondo, dimostrando che era possibile partire da Ovest e tornare da Est.
E anche gli esploratori che cercarono il passaggio a Nord Ovest e trovarono pene e sofferenze negli inverni artici, per non parlare della antica rotta della circumnavigazione dell’Africa.
Mi viene da pensare anche agli esploratori dell’infinitamente piccolo, i fisici delle particelle intenti nel far scontrare a velocità immani particelle a Ginevra, impegnati nella ricerca della Legge Ultima dell’Universo, la grande legge dell’Unificazione Universale. La cercano nell’infinitamente piccolo per trovare la legge dell’Universo, ed ecco che la soluzione quasi arriva da una foto di un telescopio che fotografa una pizza al pomodoro lontanissima nello spazio e nel tempo: L’Istante iniziale dell’Universo.

Esploratori dello spazio, del tempo, alla ricerca del momento iniziale, della risposta a tutte le domende, del fine ultimo, dell’unificazione di tutte le leggi.

Mi ricordo di questi grandissimi personaggi le cui imprese lette da adolescente hanno dato un senso alla mia vita portandomi a cercare in possibili spazi di ingoto molto più vicini alla mia casa e alle mie tasche, dietro ogni piccolo buchetto soffiante, magari nella cantina del mio vicino.

Oggi con internet in molti stanno cercando l’Opera Ultima delle nostre fatiche di speleologi, cioè quella di arrivare ad unificare in un sito, un sommario, un indice, lo scibile speleologico italiano. Certo il fine non è così nobile come i precedenti che ho citato, ma per chi lavora per una vita dietro all’argomento grotte spesso lo scopo principale della propria vita può essere anche molto semplice quanto lontano e incomprensibile.

Ormai dal 1999 giro su internet alla ricerca di questo “Sito Ultimo” che troppo spesso è sfuggito, al momento della Unificazione Finale non si è mai riusciti a dare compimento ad opere immani.
In tutto questo non si parte mai da zero, perchè ad esempio la directory di speleologia della Scintilena venne costruita sulle basi dell’Agendo dell’SSI – Michele Sivelli, andando a pescare e riaggiornare siti, indirizzi ecc.

Oggi manca il sito finale che racchiuda tutta l’attività speleologica, ma molto si sta facendo, più o meno apertamente, da alcuni mesi: SSI ha reso pubblico SSI DOCUMENTS, una raccolta di Power Point enciclopedica fatta da più di 50 persone che coordinate impeccabilmente da Jo de Waele hanno compiuto, a mio avviso, un’opera grandiosa. SSI Documents è una raccolta di nozioni ordinate per argomenti e sicuramente sarà una traccia per la Grande Unificazione Finale, la traccia da seguire per il sito Finale. SSI Documents è gratuito, ma attenzione, gratis non significa disponibile per tutto. Perchè dietro a quei powerpoint c’è il sudore della fronte degli speleologi e il tempo perso per mettere insieme tutte quelle nozioni, quindi GUAI a copiare i contenuti e metterli nel proprio sito come fossero i propri, annullando il riconoscimento a chi ha lavorato sulla raccolta e elaborazione di quelle informazioni.
Oltre a SSI, anche il CAI in un sol colpo mette in condivisione libera un altra grossa mole di nozioni, informazioni, manuali di tutti i tipi, dalla tecnica su corda a materie più strettamente scientifiche.
Sul sito della Scuola nazionale di Speleologia CAI le lezioni sono ordinate in maniera meno organizzata che su SSI Documents, ma sicuramente molte lezioni CAI completano alcune sezioni poco sviluppate di SSI Documents.
Sarà questa l’unificazione finale? Non basta.

SSI con il fido cavaliere Giovanni Testa sta lavorando al nuovo sito della Società Speleologica Italiana, aiutato, tirato e strattonato da numerosi consiglieri, scudieri, portasacchi, apripista, il giovane Gianni sta lavorando ad un sito che rappresenterà l’Universo della SSI in maniera nuova.
Sarà questa l’unificazione finale? Probabilmente non basta

Non potremo lasciare ad SSI o al CAI l’onere di sobbarcarsi l’organizzazione dell’altra metà del cielo, senza contare i vari cani sciolti che vanno avanti per la loro strada tenendosi a distanza tra SSI e CAI oppure andando dentro tutti e due. Scintilena? Forse non basta.

La Grande Via dell’Unificazione della speleologia su Internet è lontana, ma stiamo seguendo piccoli segnali che certo un giorno ci porteranno alla Meta.
Amen

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