Il Gruppo Speleo Archeologico Vespertilio di Salisano ha scoperto ed esplorato nel comune di Collevecchio (Rieti) in località Madonna del Piano, un sistema idraulico sotterraneo di epoca romana. È caratterizzato da due acquedotti separati che raccordandosi in un unico tratto alimentano ancora oggi il fontanile che si trova dietro l’abside della trecentesca chiesa della Madonna del Piano. Gli speleologi sabini sono entrati nel condotto attraverso un pozzo profondo circa 10 metri.
L’acquedotto, alto 1,70 metri e largo 60 cm. presenta sezione ogivale, e sulla volta del cunicolo si aprono ad intervalli regolari pozzi rotondi che vennero utilizzati per l’areazione e la manutenzione dell’ipogeo. In accordo con l’Amministrazione comunale sono stati effettuati il rilievo e la documentazione fotografica dell’intero acquedotto sotterraneo. Il cunicolo presenta strettissime analogie tecnico-costruttive con l’acquedotto dei Bagni di Lucilla a Poggio Mirteto.

Acquedotto della Madonna del Piano

Per quanto riguarda la datazione di questo ipogeo non è da escludere che possa trattarsi di un’opera idraulica compiuta prima della romanizzazione dell’intera area. Nella zona circostante erano già stati segnalati dal Pasqui e dal Lugli avanzi di alcune ville rustiche di epoca romana. In località Madonna del Piano si trovano inoltre i resti ben visibili di un monumento funerario a torre di epoca romana a testimoniare la presenza di un antico asse viario che collegava il municipio di Forum Novum (Vescovio) con la via Flaminia. L’acquedotto sarà presto valorizzato attraverso il progetto denominato Sabina Sotterranea.
Hanno preso parte alle ricerche (condotte sotto la direzione della Soprintendenza Archeologia del Lazio e dell’Etruria Meridionale), Fabrizio Marincola, Veronica Sanvito, Giorgio Pintus, Gianni Mecchia, Maria Fierli, Stefano Nesta, Valentina Dominicis e Cristiano Ranieri.

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