Una nuova scoperta è stata conseguita nel territorio sabino da parte del Gruppo Speleo Archeologico Vespertilio di Salisano. Gli speleologi sabini hanno esplorato nel comune di Selci (Rieti) in località Fonte Casale, un importante sistema idraulico sotterraneo di epoca romana. Si tratta di un acquedotto ancora attivo su due livelli scavato in una formazione di sabbie e argille plio-pleistocenici, che alimentava anticamente il paese di Selci. Alcuni tratti del manufatto idraulico si caratterizzano per la presenza di restauri avvenuti in epoche diverse. Gli speleologi sabini, in accordo con l’Amministrazione comunale, hanno effettuato il rilievo e la documentazione fotografica dell’intero acquedotto sotterraneo.

Acquedotto di Fonte Casale

Il cunicolo presenta strettissime analogie tecnico-costruttive con l’acquedotto di Legarano a Casperia. Per quanto riguarda la datazione di questo ipogeo è probabile che possa trattarsi di un’opera idraulica compiuta durante la romanizzazione dell’intera area. Nella zona circostante erano già stati segnalati inoltre dal Lugli resti di alcune ville rustiche di epoca romana. Si tratta di una scoperta importantissima per comprendere lo sfruttamento della zona in epoca romana.

Acquedotto di Fonte Casale

L’acquedotto sarà presto valorizzato e reso fruibile al pubblico dei visitatori insieme ad altre realtà sotterranee presenti nel territorio sabino attraverso il progetto denominato “Sabina Sotterranea”. Il progetto è realizzato dai comuni che afferiscono al sistema bibliotecario dell’Unione di Comuni della Bassa Sabina. Hanno preso parte alle ricerche (condotte sotto la direzione della Soprintendenza Archeologia del Lazio e dell’Etruria Meridionale), Fabrizio Marincola, Veronica Sanvito, Giorgio Pintus, Arianna Martini e Cristiano Ranieri.

Fonte: IL MESSAGGERO – Cronaca di Rieti – Giovedì 6 Ottobre 2016

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