Prosegue senza sosta in sabina l’attività di ricerca e studio da parte del Gruppo Speleo Archeologico Vespertilio di Salisano. Gli speleologi hanno ispezionato nel territorio di Collelungo, piccola frazione del comune di Casaprota (Rieti) in località San Clemente, un importante sistema idraulico sotterraneo di epoca romana. Si tratta di un acquedotto scavato in una formazione di conglomerati ed argille plio-pleistocenici che alimenta ancora oggi un piccolo fontanile. Il primo tratto del manufatto idraulico si caratterizza per la presenza di restauri avvenuti in epoche diverse. Gli speleologi sabini, in accordo con l’amministrazione comunale, hanno effettuato il rilievo e la documentazione fotografica dell’intero complesso sotterraneo. Il cunicolo presenta strettissime analogie tecnico-costruttive con alcuni dei più antichi ed importanti sistemi idraulici presenti nel Lazio tra cui l’emissario del Lago di Nemi e l’acquedotto romano della Cannuceta a Palestrina. Tale tecniche di scavo, testimoniate a partire dal tunnel di Samo in Grecia (attribuito ad Eupalino di Megara), troveranno costante applicazione infatti nelle opere etrusche e romane di canalizzazione sotterranea. Sono presenti inoltre sulle pareti del condotto, ancora ben visibili, segni grafici a pittura rossa che fanno riferimento con ogni probabilità a precisi marcatori riconducibili alle fasi di progettazione e scavo del cunicolo sotterraneo.

Cunicolo romano di S. Clemente.

Per quanto riguarda la datazione di questo ipogeo è probabile che possa trattarsi di un’opera idraulica compiuta durante la romanizzazione dell’intera area. Nella zona circostante erano già stati segnalati resti di alcune ville rustiche di epoca romana. Si tratta di una scoperta importantissima per comprendere le tecniche di scavo di questi manufatti sotterranei e studiare lo sfruttamento della zona da parte dei romani. Le ricerche all’interno dell’acquedotto saranno presto oggetto di un convegno ed i dati raccolti confluiranno in uno studio di prossima pubblicazione. Hanno preso parte alle ricerche, condotte sotto la direzione della Soprintendenza Archeologia del Lazio e dell’Etruria Meridionale, Aleandro Regaglini il cui aiuto si è rivelato prezioso, Fabrizio Marincola, Giorgio Pintus, Roberto Ciotola, Giovanni Mecchia, Maria Piro, Elio Mercuri, Cristiano Ranieri ed Emanuele Micarelli.

https://www.ilmessaggero.it/rieti/rieti_sabina_sistema_idraulico_fonte_san_clemente-3642060.html

Di

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *