Anche quest’anno le esplorazioni al Firn sono proseguite raggiungendo (per ora) il punto più profondo del ramo Spartan a -713 mt con un P103 finale completamente asciutto che in Firn è roba da non credere! L’attuale fondo termina in una frana pericolosa ed impraticabile.Il ramo Spartan è stato pertanto disarmato sino a -500 dove sono state esplorate un paio di vie parallele al pozzo Scabar (P495) le quali portano tutte al fondo dello stesso.
Ma la scoperta che ha suscitato maggior interesse si è verificata a quota -300: un pozzo con una profondità stimata di 150 metri denominato “Vivo o morto X”. Questa verticale ancora in fase d’esplorazione necessita di un lungo e delicato disgaggio e messa in sicurezza che ci sta facendo sudare parecchio ….ma se così non fosse sarebbe troppo facile. Abbandonare i lavori nel “Vivo o morto X” per “lanciarsi” nel presunto ramo principale dove lo Scabar si divide a -240 , ci è sembrato frettoloso e prematuro. Solo dopo la completa discesa dell’intera verticale del “Vivo o morto X” e la certezza che alla sua base non ci siano prosecuzioni interessanti si potrà disarmare tutto e cambiare ramo della grotta.
Nei pressi dell’ingresso dell’abisso Firn sono state individuate e parzialmente esplorate alcune cavità più o meno promettenti, le più interessanti sono state già rilevate e presentate al catasto grotte della regione Friuli Venezia Giulia.

Ulteriori dettagli ed informazioni le potete trovare su www.grottacontinua.org

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