A 47 anni dalla scoperta della Grotta Grande del Vento a Frasassi, ancora buone nuove dai primi esploratori.

Dal 1971 , anno della scoperta, l’Abisso Ancona a Frasassi, ha sempre avuti un unico ingresso naturale: la piccola entrata dove passarono gli scopritori, se si esclude il lungo percorso che porta verso l’uscita sul Fiume. Nel 2018 nuove esplorazioni nei rami alti del Salone dei Giganti hanno portato invece alla scoperta di un altro ingresso alto.

Frasassi, buco cattivo, grotta grande del vento
Sezione semplificata delle grotte della Gola di Frasassi

Il grande vuoto, costituito dal primo salone in cui si arriva subito con l’ingresso artificiale della grotta turistica, ha da sempre posto degli interrogativi sulla genesi della grotta: “Nell’intento di spiegarci come mai un ambiente tanto grande non avesse altri sviluppi, ci siamo messi a frequentare le zone più alte dell’Abisso Ancona”, dice Mauro Bolognini, uno dei primi esploratori ai tempi della scoperta.
Approfittando della chiusura invernale alle visite turistiche, nel mese di Gennaio del 2009 gli speleologi hanno iniziato a rivisitare la parte alta del complesso, traversando obliquamente la parete destra della Sala del Trono, passando proprio sopra il percorso turistico, fino ad intercettare la via già percorsa nel 1998 dal Gruppo Speleologico Marchigiano CAI Ancona e ferma da allora alla sovrastante Sala Cesco d’Ascoli.

Nel 2018 i primi esploratori di allora hanno tentato di nuovo la risalita: “La traversata di 9 anni fa ce la siamo mangiata in un paio di uscite” acconta Daniele Moretti, e gli speleologi hanno continuato a risalire verso la sommità dell’Abisso Ancona, con camini sopra la testa e il pozzo sempre più profondo sotto i piedi, fino all’ultimo camino al limite del soffitto.

Ci siamo potuti staccare dalla corda e camminare, finalmente” conferma Gianluca Rossi, altro veterano del gruppo in esplorazione.
Sopra la risalita sono state scoperte due condotte principali: una che porta all’interno, la “Condotta degli Scrigni”, interrotta da una strettoia dove soffia aria, a 500 metri sul livello del mare, e la “Condotta delle zanzare” che dopo varie punte esplorative e disostruzioni conduce all’esterno.
Il nuovo ingresso si apre a metà parete verticale e si affaccia sulla Gola di Frasassi, 100 metri più in alto dell’ingresso da cui tutto ebbe inizio nel 1971.

“La bellezza degli ambienti è incantevole, come al solito – afferma Mauro Bolognini; – Geologicamente siamo alla quota prossima alla nascita della grotta, tra 900.000 e 1.300.000 anni fa“.

L’Abisso Ancona ha ora due ingressi naturali, uno a quota 370 s.l.m. scoperto nel 1971 e il nuovo a quota 470 s.l.m. del 2018.

La risalita dell’Abisso Ancona e l’esplorazione dei “piani alti” della Grotta Grande del Vento lascia aperto il sogno di trovare prima o poi il collegamento tra la “Grotta di Buco Cattivo” e il complesso Grotta del Fiume – Grotta Grande del Vento.

Grotta del Fiume, Grotta grande del vento, Grotta di Frasassi
In pianta è più evidente la distanza tra Buco Cattivo e Grotta Grande del Vento

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