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Speleologia n.53: tutto da rifare!!! Di nuovo complimenti ai PIANIETERNISTI!!

Dal Gazzettino, edizione di Belluno

Nemmeno ci credevano, quando se le sono trovate davanti. Delle gallerie così, gli speleologi che da anni esplorano gli abissi dei Piani Eterni non le avevano mai trovate. Il grande sistema carsico, racchiuso tra la Val di Canzoi e la Val del Mis, all’interno del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi,
è da anni la grotta dei primati nel bellunese: è la più profonda (scende fino a -966 m) e la più estesa (12 km topografati). Ma le nuove esplorazioni effettuate nei giorni dell’Epifania hanno portato a risultati sorprendenti:
«Quest’estate avevamo sceso un nuovo pozzo, un salto di 100 metri che ci aveva portato a -550 m di profondità – dice il padovano Giovanni Ferrarese – ci siamo tornati il 3 gennaio, e lì sotto abbiamo trovato una condotta che si allargava man mano che procedevamo. Questo ramo si è rivelato un vero labirinto, pieno di incroci con altre gallerie e di nuovi pozzi».Ma la dimensione della faccenda si è capita con l’esplorazione successiva, quella del 4 gennaio. «Una nuova squadra ha arrampicato un breve salto – continua lo speleologo – e da lì è entrata in gallerie ancora maggiori (una condotta di 2m x 3m, roba assai rara nelle grotte alpine). Dopo circa un km di corsa sotterranea, ancora una sorpresa: quella condotta immetteva in ambienti ancora maggiori, e soprattutto percorsi da una violenta corrente d’aria, indice di ulteriori ramificazioni». In due giorni sono stati scoperti almeno 1,5 km di grotta nuova, con i laterali ancora da ispezionare. Un pozzo
stimato 60-80 metri è uno degli interrogativi maggiori in sospeso. Potrebbe essere la porta d’ingresso a nuove grandi profondità. «La geografia della grotta è radicalmente mutata, finora i rami puntavano verso nord, invece ora andiamo decisamente a sud, il complesso carsico è molto più vasto di quello che pensavamo – dice Francesco Sauro, uno degli esploratori – ora le zone
esplorative sono a circa 7 ore di marcia dall’ingresso, per esplorare bene quell’area in futuro bisognerà rimanere in grotta almeno 3-4 giorni». Nei Piani Eterni le ricerche sono effettuate dai gruppi di Belluno, Feltre, Padova e Valdobbiadene, in accordo con il Corpo Forestale ed il Parco
Nazionale Dolomiti Bellunesi, che consente l’attività di ricerca all’interno della riserva integrale. (Marco Salogni)

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