Ci sono articoli acchiappa click su siti più o meno seri. Questo è un esempio di articolo acchiappaclick.

Alcuni inventano notizie di sana pianta facendo leva sull’indignazione, altri mettono un titolo altisonante che invita a cliccare per leggere la notizia, come ho fatto io adesso.
Altri siti, e sono tantissimi, sfruttano la cronaca locale, con incidenti, arresti e altre cose simili.
Poi ci sono siti acchiappaclick che fanno leva sulle notizie catastrofiche, o sugli incidenti.
L’incidente in montagna, che è molto frequente, è uno degli argomenti più utilizzati per far crescere l’interesse, e tira molto!
Se andiamo a guardare le statistiche di accesso a Scintilena, i giorni con più visitatori sono quelli in cui si verificano incidenti, in cui muore qualcuno, in cui il Soccorso compie qualche salvataggio.
Immagino quanti click possano beccare quelli che scrivono di scosse di terremoto, di catastrofi, ponti crollati, quelli che annunciano previsioni del tempo apocalittiche per il prossimo fine settimana.

Certe volte viene la tentazione, a fine serata di un giorno in cui “non è successo niente” che via a contare i miseri 550 accessi della giornata, di metterti a tirare dentro visitatori. Basta pubblicare di un salvataggio in parete, qualche disperso, non serve tanto per racimolare due mila visitatori.

Invece siamo qui, sono qui, a pubblicare del prossimo convegno cantabrico di biospeleologia che si svolgerà il prossimo mese,
a cui parteciperanno si e no trenta studiosi, e che interessa lo speleologo quanto un trattato sulla durata della vita media
di un proteo, e comunque mi sembrerebbe un articolo interessante e degno di pubblicazione su Scintilena.

Perchè? perchè continuo a inserire articoli di cui al 99% delle persone non frega niente, e al 10% degli speleologi interessa qualcosa?

Non lo so, c’è una mission: informare, portare fuori le notizie dalle grotte, dal buio, far conoscere il nostro mondo di nicchia.
Con il tempo la missione di Scintilena è cambiata, diventando una specie di vetrina, grande rullo dove girano molte notizie del mondo speleologico.

Senza senso, programmazione, fine, obiettivo, senza piano editoriale, senza progetto scritto ne programmato.

Senza soldi, finanziamenti.

Passione e costanza, le più grandi armi di chi giornalmente esegue pratiche che possono sembrare sempre uguali, ripetitive, sono quelle che metto in campo ogni giorno, da quel 3 febbraio 2003.

Il click non arriva a valanga, sono notizie però che rimangono, che vanno a costituire un archivio, sicuramente incompleto,
degli ultimi anni della nostra speleologia.

Andiamo avanti, l’incidente purtroppo capita e vorrei parlarne sempre meno, e molte volte lascio perdere di scriverne perchè è davvero triste e deprimente sapere che il elettore medio ha una attrazione morbosa verso il fattaccio.
Vorrei parlare meno di incidenti e più di esplorazioni, studi, documentazioni, pubblicazioni di libri, convegni, conferenze e mostre.

No ci interessa acchiappare il Click
Buona lettura di cose belle

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