Dal 9 al 12 febbraio nella grande rassegna a Umbriafiere, illustrate le attività degli esperti del soccorso in ambiente impervio

Expo Emergenze è una grande rassegna in ambito di sicurezza ed emergenza, la prima, per esattezza, del centro Italia. Rappresenta pertanto un’occasione per riflettere sugli aspetti della conoscenza e pianificazione delle attività preventive e di soccorso volte alla tutela, all’incolumità e alla sicurezza della popolazione, dei beni e dell’ambiente. Al contempo rappresenta un evento simbolico che vuole mettere in evidenza l’importanza della collaborazione che, su questi temi, si realizza tra cittadini, Associazioni di volontariato ed Istituzioni.

In particolare il Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico CNSAS interviene in montagna, in ambienti impervi ed ostili ed in cavità per prestare soccorso tecnico – sanitario a persone infortunate od in difficoltà. Si occupa della ricerca di persone disperse e, quando richiesto, collabora alle operazioni di Protezione Civile in occasione d’eventi calamitosi.
Il CNSAS è da tempo impegnato anche nel campo della prevenzione degli incidenti in montagna ed ambiente ostile. Ricordiamo che in caso di necessità, su tutto il territorio nazionale, l’intervento del Soccorso Alpino e Speleologico deve essere richiesto attraverso il numero unico del Servizio Sanitario di Urgenza ed Emergenza 118.
Il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico dell’Umbria (SASU) è presente in modo capillare sul territorio della nostra Regione con 1 Stazione Alpina ed una Speleologica. Il Soccorso Alpino conta 80 tra Tecnici ed Operatori Tecnici tutti preparati e formati per intervenire con competenza ed in sicurezza in ambiente impervio.
Tra le file del CNSAS medici e infermieri, si muovono fra alpini, speleologi e torrentisti con responsabili medici regionali, e tre Scuole, una scuola alpina, una Speleo ed una di Torrentismo che lavorano in sinergia per formare medici e infermieri e tecnici dal punto di vista sanitario, secondo le competenze specifiche. Ogni anno le Scuole organizzano corsi accreditati, sia di base che avanzati, su diversi argomenti di medicina d’urgenza e emergenza in ambiente montano, ipogeo e canyon, valutando materiali in uso e progettando o studiando soluzioni ai differenti problemi che tali ambienti e i tempi lunghi di intervento, quando non vola l’elicottero, impongono all’infortunato e ai soccorritori.
Soccorso Alpino collabora con il Servizio nazionale di emergenza sanitaria “118” in diverse regioni. I tecnici in caso di intervento collaborano con i professionisti sanitari durante le operazioni di soccorso in montagna. Il personale di soccorso alpino e speleologico è addestrato nell’uso di tecniche di soccorso anche operando con corde, baricentrica e quant’altro è necessario per le loro funzioni e per sostenere gli operatori sanitari durante il servizio, i quali danno idea dell’alta professionalità e specificità offerta all’Organizzazione “ Soccorso Alpino e Speleologico Umbria”.
Medici ed infermieri del CNSAS sono appassionati di montagna, grotta, torrentismo e, volontariamente aderiscono al CNSAS. Come i tecnici devono essere valuti, selezionati e adeguatamente formati prima di essere ritenuti idonei e quindi operativi all’interno del CNSAS. La formazione è continua per tutto il periodo in cui i Sanitari/ Tecnici prestano la loro attività all’interno del corpo e periodicamente vengono effettuate le verifiche per il mantenimento delle qualifiche acquisite.

Gli aspetti sanitari del soccorso in ambiente impervio devono forzatamente adattarsi alle caratteristiche ambientali in cui gli operatori si trovano ad agire. Il loro operato è fortemente influenzato dalle condizioni meteorologiche (temperatura, neve, pioggia, vento), dalle caratteristiche fisiche del terreno (parete rocciosa, grotta, forra) e dai tempi di raggiungimento ed evacuazione dell’infortunato, tempi che possono essere rapidi, con l’intervento di elicottero, o prostrasi per svariate ore o giorni con operatività notturna o con assenza di luce naturale come succede in grotta. Per questi motivi le normali procedure di soccorso adottate nell’emergenza territoriale non possono essere utilizzate e vengono riadattate alle caratteristiche dell’ambiente impervio in cui si svolge il soccorso.

Nel pomeriggio di giovedì 9 febbraio, giorno dell’inaugurazione dell’evento fieristico, tecnici e sanitari del SASU, illustreranno manovre di soccorso nei vari ambienti impervi a dimostrazione dell’estrema preparazione per l’intervento in grotta, in alta montagna, in cavità, gole ed in ambiente impervio.
Importante apporto all’emergenza sanitaria da parte dell’organizzazione Soccorso Alpino e Speleologico è il servizio dei Tecnici di elisoccorso e delle Unità cinofile da Ricerca di Superficie (UCRS) e da valanga (UCV) per il periodo invernale.

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