Il documentario “Grotte e Rivoluzione” sulla vita di Antonio Núñez Jiménez, geografo e rivoluzionario cubano, verrà proiettato a Terni il 28 giugno alle ore 21,00 presso i Giardini di Cardeto. L’evento è stato possibile grazie alla collaborazione fra l’Associazione La Scintilena, il Circolo “Fabio di Celmo” di Terni dell’Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba e la Commissione Relazioni Internazionali della Società Speleologica Italiana. Alla serata sarà presente un’addetta alla cultura dell’ambasciata di Cuba a Roma e sarà l’occasione anche per promuovere il Progetto Bellamar grazie alla contemporanea presenza di una mostra fotografica con foto di Antonio Danieli, Sandro Sedran e Nicola Tisato. Le bellissime immagini esposte sono riferite a grotte cubane come la Gran Caverna di Santo Tomás in Pinar del Río; la Grotta Martín Infierno e la forra del Rio Caburnì nell’Escambra; il río Boquerones in Sancti Spíritus y Ciego de Ávila; il Cenote de Los Paticos del sistema speleolacustre de Matanzas, il sotano Merlote a Santiago de Cuba, e la Caverna Bellamar che da il nome a tutto il progetto.
Il Proyecto Bellamar è un ampio scambio culturale fra la Società Speleologica Italiana e la Sociedad Espeleologica de Cuba che prevede ricerche ed esplorazioni nel territorio cubano, produzione di documentazione a supporto delle ricerche, realizzazione in Italia e Cuba di mostre e documentari. Nato sulla scia di 5 spedizioni speleologiche italo-cubane svolte nell’isola fra il 2003 ed il 2007 e patrocinate dalla Società Speleologica Italiana, dalla Società Speleologica di Cuba e dalla Federazione Speleologica Veneta e grazie al coinvolgimento delle autorità cubane, il progetto mira alla realizzazione di un centro culturale polifunzionale dedicato alla speleologia nei pressi di Matanzas. Qui è prevista l’installazione di una mostra multimediale stereoscopica permanente volta alla valorizzazione e conoscenza del carsismo cubano e alla tutela dell’acqua carsica.
Inoltre, l’iniziativa prevede una vasta campagna educativa rivolta ai bambini delle scuole per far conoscere le origini della principale acqua usata nel paese al fine di contribuire a salvaguardare i bacini idro-carsici e le aree di assorbimento di queste acque.Al progetto hanno collaborato otre 100 speleologi della Società Speleologica Italiana e della Sociedad Espeleologica de Cuba, i quali hanno lavorato fianco a fianco per garantire assistenza e supporto logistico ai 3 autori in 6 diverse spedizioni.
IL DOCUMENTARIO
Nel secolo scorso, intorno agli anni 40, tre giovani studenti dell’Havana iniziano ad esplorare le grotte dell’isola di Cuba. Tra loro, Antonio Núñez Jiménez, che diventerà il padre della speleologia cubana e un importante artefice della scienza, della cultura ma soprattutto dei cambiamenti sociali avvenuti nel paese dopo il trionfo della rivoluzione castrista del 1959. All’interno della fondazione “L’uomo e la natura” creata da Núñez incontriamo i suoi familiari e i più stretti collaboratori, per ripercorrere attraverso la sua vita le tappe più importanti della cultura e della rivoluzione cubana, per scoprire che nella giustizia sociale, nell’equilibrio tra l’uomo e la natura, tra la scienza e i bisogni dell’umanità, forse c’è la soluzione a molti problemi del nostro pianeta.

Il progetto del film, nato da un’idea del documentarista Tullio Bernabei, si definisce grazie alla consulenza dei savonesi Fabio Siccardi e Riccardo Dall’Acqua, due speleologi che lavorano da anni nelle iniziative speleologiche italo-cubane ed avevano conosciuto personalmente Núñez nel 1992. A fine 2003, grazie all’interessamento di Bernabei e Siccardi, viene girata una prima serie di interviste, a cui segue una intensa attività di documentazione.
Il fortunato incontro con Salvatore Braca, profondo conoscitore della realtà latino americana, noto regista e produttore di documentari, porta alla seconda serie di interviste nel 2006 ad una ulteriore fase di approfondimento bibliografico e di archivio video e fotografico.
Fondamentale si rileva la collaborazione con la Fundacion A.N.J e la Sociedad Espeleologica de Cuba e le ricerche documentali di Dall’Acqua. La Società Speleologica Italiana, gemellata dal 1999 con la omologa cubana, patrocina il documentario.
Infine nel 2006, sotto la regia di Braca, il documentario viene terminato e presentato in anteprima nell’annuale incontro internazionale di speleologia di Casola Valsenio (RA), sotto gli occhi commossi di Angel Graña, stretto collaboratore di Núñez per oltre venti anni, attuale Presidente della Federazione Speleologica Latino Americana e dei Caraibi e Vice-Presidente della Fundacion Núñez Jimenez.
Il documentario viene trasmesso su RAI 3 nel programma Geo & Geo, partecipa al 29° Festival del Nuevo Cine Latinoamericano (L’Avana, dicembre 2007) e alla 5° edizione di TerraFutura (Firenze, maggio 2008)

La vita di Antonio Núñez Jiménez è la storia della speleologia a Cuba. Nel 1940 fonda la Sociedad Espeleológica de Cuba (SEC) e la guida fino alla sua dipartita, trasformandola da un gruppo di appassionati che si riunivano per semplici escursioni in grotta, in una delle più importanti istituzioni scientifiche cubane. Esploratore per eccellenza, organizzò spedizioni in tutto il mondo: Polo Nord e Antartide, Ande, Cina, Africa, Galápagos, Isola di Pasqua, due anni di traversata in canoa dalla Conca delle Amazzoni sino al Mar delle Antille.
Núñez Jiménez non solo fu un grande esploratore, ma fu parte attiva e un riferimento culturale per la Revolución Cubana. Perseguitato dal regime batistiano per il suo libro “Geografia di Cuba”, divenne poi Capitano dell’Esercito Ribelle nella Columna 8 “Ciro Redondo” agli ordini del Comandante Che Guevara, partecipando attivamente alla battaglia di Santa Clara, apice della campagna di liberazione di Cuba nel 1958.
Nei primi anni del Governo Rivoluzionario ricoprì importanti incarichi governativi, tra cui la guida della Riforma Agraria, scritta con l’importante contributo degli studi ed esplorazione del territorio cubano condotte da Núñez e della SEC, il che spiega l’importanza e l’autorità assunta dalla stessa. Proseguì la sua carriera come Ambasciatore in Perù e nella Accademia delle Scienze, creando poi la Fundación de la Naturaleza y el Hombre.
È scomparso a 75 anni nel 1998, ancora in piena attività, dopo avere posto le basi per uno stabile rapporto con la speleologia italiana.

Núñez e l’Italia sono legati da un filo che passa attraverso l’oceano atlantico sulla rotta di Cristoforo Colombo. Da sempre studioso di Cuba e della sua geografia, Núñez fu naturalmente spinto verso lo studio delle testimonianze più antiche, tra cui il testo del savonese Michele da Cuneo che condivise con Colombo la seconda traversata verso le Indie.
In occasione delle celebrazioni del 500° anno della scoperta dell’America, Núñez scrive “Michele da Cuneo nel Nuovo Mondo” che presenterà a Savona nel 1992 è ospite nella nostra città per presentare le sue ricerche su Michele da Cuneo. Successivamente ritornò in Italia per un ciclo di conferenze sulle sue esplorazioni nel mondo. In quell’occasione nacque l’idea dei progetti speleologici congiunti italo-cubani, che sfociarono in una produttiva collaborazione tra le Società Speleologiche Italiana e Cubana, attività che prosegue oramai da 12 anni.
Un sentito ringraziamento va a Federici Paolo presidente del Circolo Italia-Cuba di Terni che gentilmente ci ospita, a Fabio Siccardi, Riccardo Dall’Acqua, Sandro Sedran, Antonio Danieli, Nicola Tisato per la disponibilità ed anche l’impegno economico per riuscire ad organizzare al meglio questo evento che si spera anche il primo di una lunga serie.

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