Il Proff Elio POlli di Trieste eminente carsologo ha pubblicaato un interessante articolo sul fenomeno del lago Di Circonio in Slovenia
Riporto l’articolo

Nell’ambito dei “Grandi Fenomeni Carsici” un posto d’assoluta preminenza spetta agli orridi inghiottitoi – attualmente ben visibili considerata la siccità ambientale – del Lago di Circonio (“Cerkniško Jezero”). Le prime 5 immagini (che si riferiscono a venerdì 30 settembre 2016) evidenziano tutta la selvaggia e magnifica orridezza dell’insidioso ambiente, a stretto contatto con ciò che è rimasto, in questo periodo, dell’ambiente acquatico. Uno spettacolo da non perdere, accarezzati dalla solitudine, immersi nel gradevole effluvio d’alghe e della vegetazione ormai agli sgoccioli. Una leggera brezza c’investe e noi, ancora una volta, godiamo del luogo, sempre affascinante, straordinario, “un unicum” nel suo genere. Le due ultime immagini si riferiscono alla Škratovka” (800 S), enigmatica cavità ubicata al margine della quieta ed ubertosa piana di Planina, Lo gnomo ci aspetta all’ingresso e, ammiccando, c’invita ad inoltrarci nel vacuo: entriamo dunque e, accompagnati da lui, cercheremo di scoprire e di svelare almeno in parte, uno dei numerosi misteri che l’ambiente ipogeo include nelle sue misteriose viscere.
Per saperne di più – (da una parte del contributo di E. Polli risalente al 2000) –
IL “LAGO DE CIRCONIO” (“CERKNIŠKO JEZERO”)

Il Cerkniško Jezero è uno specchio d’acqua del tutto particolare: è infatti il più grande ed il più famoso lago temporaneo d’Europa. Simile a quello di Doberdò, occupa anch’esso la superficie di un “polje”, ma è di gran lunga più vasto. Ciò significa che le sue acque emergono, soprattutto ai suoi margini sud-orientali, dal sottosuolo attraverso innumerevoli sifoni, detti “estavelles”, grotte ed inghiottitoi vari, solo nei periodi di intense precipitazioni. Durante la stagione secca invece l’acqua defluisce attraverso gli stessi sifoni, situati generalmente lungo i margini nord-occidentali, e lascia il lago all’asciutto.
Il bacino sotterraneo è relativamente conosciuto e le acque del lago, attraverso percorsi ricchi di grotte ed improvvisi affioramenti in superficie, si dirigono quasi subito verso il Rio dei Gamberi, quindi nel Cavernone di Planina ed infine verso la zona di Lubiana. Per le sue peculiarità idrografiche, esso viene visitato ormai da parecchi secoli da esperti di tutto il mondo. J. Valvasor lo presentò nel 1687, mediante un modello, alla Società Reale Britannica e, per tale motivo, divenne socio di questa famosa istituzione scientifica. Un modello attuale del processo di prosciugamento del lago può essere attualmente visitato nel paese di Dolenje Jezero.
Nel Polje sono presenti anche alcuni ruscelli, fra i maggiori dei quali si ricordano il Rio Stržen ed il Rio Cerkniš?ica. Questi forniscono un buon apporto d’acqua nel corso dell’intero anno.
Considerata la particolare natura del lago, e volendo conoscerla più a fondo nei suoi molteplici aspetti, è opportuno recarsi sulle rive nel corso dell’anno ed in diverse occasioni.
Così, ogni volta il panorama sarà diverso e ciò a seconda del livello acqueo. In inverno, dopo le piogge autunnali, l’acqua può occupare uno spazio vastissimo, quasi tutta la depressione: raggiunge anche i 30 kmq per circa 105 milioni di mc d’acqua nei periodi di massima piena. Può anche gelare, per cui è possibile pattinare sulla sua superficie. In primavera, anche sino a giugno, il lago può divenire luogo per la pratica di sport acquatici, come ad esempio la vela ed il windsurf. Quando invece cessano le piogge, l’acqua si ritira con forza attraverso i numerosi inghiottitoi e le aperture poste sul fondo o sui margini (ad esempio attraverso la “Piccola” e la “Grande Karlouza”). A volte basta un solo giorno per osservare la radicale trasformazione del paesaggio. Per molti mesi le grotte che fungono da emissari del lago, la “Svinjska Jama”(Grotta dei Porci) e la “Grande” e la “Piccola Karlouza” (o “Karlovice”), ed i circa 80 inghiottitoi che costellano il fondo del lago, non riescono a drenare l’apporto idrico che affluisce nel bacino e le acque lambiscono le foreste circostanti creando un suggestivo paesaggio nordico. Tutte le acque si raccolgono in condotte carsiche che confluiscono, come già precedentemente detto, nella “Grotta del Principe Ugo” (“Zelške Jame”) da cui prende origine il Rio dei Gamberi nel Rakov Škocjan. Occorre attendere la siccità estiva per vedere scomparire le acque e per assistere alla riesplosione della coltre erbosa.
Il panorama che si estende dinanzi agli occhi è allora incredibile. Rivoli d’acqua scompaiono negli inghiottitoi, il fondo si asciuga e si spacca, mentre i pesci morti si uniscono al fango in essiccamento. Con il sopraggiungere dell’estate, il fondo del lago diviene un incredibile prato verde il cui suolo è arricchito dalle spoglie dei pesci. I contadini locali utilizzano questa vasta zona prativa per foraggiare gli animali, mentre conservano parte della fauna ittica in pozze appositamente costruite. In questo modo il miracolo si ripete ogni anno e l’ambiente ritorna sempre al suo splendore.
Nel lago, gli inghiottitoi di maggiore importanza sono tre: Retje, Vodonos e Reseta. Come è stato dimostrato da coloranti (sostanze chimiche fluorescenti) immessi nel lago, gli inghiottitoi scaricano le acque al ritmo di complessivi 13 mc/sec, e ciò lo si può appurare alle sorgenti della Ljubljanica. In particolare, quello chiamato Reseta, nei pressi di Dolenje Jezero, è costituito da 4 voragini in fondo ad altrettante doline carsiche e nelle quali si può individuare la struttura geologica del fondo del lago.
Per godere del panorama migliore è consigliabile effettuare il giro del Polje, sia in automobile ma meglio in bicicletta. Merita così percorrere la strada sterrata che porta all’isolotto ricco di alberi (“Gorica-Otok”, q. 570 m), situato in mezzo al lago, per poi giungere ai villaggi di Laze e di Otok.
L’isolotto rimane, in tempi di forti precipitazioni, circondato dalle acque sul rialzo in mezzo alla piana e si trasforma in una vera e propria isola (tale è appunto il significato sloveno del suo nome). Anche nei periodi di eccezionale siccità, la zona vicina ad Otok non è mai asciutta. Il sito è chiamato “ultimo margine” ed è costituito da una depressione a sé stante, di probabile origine tettonica, nella quale si scaricano quasi tutte le sorgenti permanentemente attive, che raccolgono le acque dei rilievi dello Javornik (1246 m).
Molto ricche e particolari risultano sia la vegetazione, a carattere prettamente palustre, che l’avifauna della zona. A quest’ultima appartengono circa 200 specie (100 circa vi nidificano). Sono ad esempio presenti il germano reale e la folaga. In quella ittica, regna sovrano il luccio (famoso è proprio il luccio di Cerknica). Ma anche gli altri pesci, quali tinche, cavedani e carpe, adattati perfettamente alla situazione, seguono le acque dentro gli inghiottitoi ed attendono in semiletargo il ritorno delle piogge. I pescatori locali approfittano della circostanza per sistemare delle reti attorno agli inghiottitoi e catturarne migliaia di chili con relativa facilità.
E’ tuttavia difficoltoso riuscire a descrivere, in modo efficace, un paesaggio che muta di continuo. Soltanto recandosi sul posto è possibile apprezzare in modo completo la bellezza di questo ambiente. Nel descrivere il lago, Rinaldo Derossi affermava che “esso sta al centro di tutto, e poi è quasi il simbolo, la somma di tanti misteri: un vero fenomeno carsico con i fiocchi”.
Nella zona situata a sud di Postumia (Postojna), esistono ulteriori depressioni umide che determinano, in qualche caso particolare, superfici lacustri anche di notevoli dimensioni. Alcune di esse evidenziano, al pari del Lago di Circonio, marcati caratteri temporanei, come ad esempio gli appartati laghi di Palci (Palško Jezero) e quello di Petteline (Petelinijsko Jezero).
“Nell’ambito dei “Grandi Fenomeni Carsici” un posto d’assoluta preminenza spetta agli orridi inghiottitoi – attualmente ben visibili considerata la siccità ambientale – del Lago di Circonio (“Cerkniško Jezero”). Le prime 6 immagini (venerdì 30 settembre 2016) evidenziano tutta la selvaggia e magnifica orridezza dell’insidioso ambiente, a stretto contatto con ciò che è rimasto, in questo periodo, dell’ambiente acquatico. Uno spettacolo da non perdere, accarezzati dalla solitudine, immersi nel gradevole effluvio d’alghe e della vegetazione ormai agli sgoccioli. Una leggera brezza c’investe e noi, ancora una volta, godiamo del luogo, sempre affascinante, straordinario, “un unicum” nel suo genere. Le due ultime immagini si riferiscono alla Škratovka” (800 S), enigmatica cavità ubicata al margine della quieta ed ubertosa piana di Planina, Lo gnomo ci aspetta all’ingresso e, ammiccando, c’invita ad inoltrarci nel vacuo: entriamo dunque e, accompagnati da lui, cercheremo di scoprire e di svelare almeno in parte, uno dei numerosi misteri che l’ambiente ipogeo .include nelle sue misteriose viscere.”
“Nell’ambito dei “Grandi Fenomeni Carsici” un posto d’assoluta preminenza spetta agli orridi inghiottitoi – attualmente ben visibili considerata la siccità ambientale – del Lago di Circonio (“Cerkniško Jezero”). Le prime 5 immagini (venerdì 30 settembre 2016) evidenziano tutta la selvaggia e magnifica orridezza dell’insidioso ambiente, a stretto contatto con ciò che è rimasto, in questo periodo, dell’ambiente acquatico. Uno spettacolo da non perdere, accarezzati dalla solitudine, immersi nel gradevole effluvio d’alghe e della vegetazione ormai agli sgoccioli. Una leggera brezza c’investe e noi, ancora una volta, godiamo del luogo, sempre affascinante, straordinario, “un unicum” nel suo genere. Le due ultime immagini si riferiscono alla Škratovka” (800 S), enigmatica cavità ubicata al margine della quieta ed ubertosa piana di Planina, Lo gnomo ci aspetta all’ingresso e, ammiccando, c’invita ad inoltrarci nel vacuo: entriamo dunque e, accompagnati da lui, cercheremo di scoprire e di svelare almeno in parte, uno dei numerosi misteri che l’ambiente ipogeo .include nelle sue misteriose viscere.”
“Nell’ambito dei “Grandi Fenomeni Carsici” un posto d’assoluta preminenza spetta agli orridi inghiottitoi – attualmente ben visibili considerata la siccità ambientale – del Lago di Circonio (“Cerkniško Jezero”). Le prime 5 immagini (venerdì 30 settembre 2016) evidenziano tutta la selvaggia e magnifica orridezza dell’insidioso ambiente, a stretto contatto con ciò che è rimasto, in questo periodo, dell’ambiente acquatico. Uno spettacolo da non perdere, accarezzati dalla solitudine, immersi nel gradevole effluvio d’alghe e della vegetazione ormai agli sgoccioli. Una leggera brezza c’investe e noi, ancora una volta, godiamo del luogo, sempre affascinante, straordinario, “un unicum” nel suo genere. Le due ultime immagini si riferiscono alla Škratovka” (800 S), enigmatica cavità ubicata al margine della quieta ed ubertosa piana di Planina, Lo gnomo ci aspetta all’ingresso e, ammiccando, c’invita ad inoltrarci nel vacuo: entriamo dunque e, accompagnati da lui, cercheremo di scoprire e di svelare almeno in parte, uno dei numerosi misteri che l’ambiente ipogeo .include nelle sue misteriose viscere.”
“Nell’ambito dei “Grandi Fenomeni Carsici” un posto d’assoluta preminenza spetta agli orridi inghiottitoi – attualmente ben visibili considerata la siccità ambientale – del Lago di Circonio (“Cerkniško Jezero”). Le prime 6 immagini (venerdì 30 settembre 2016) evidenziano tutta la selvaggia e magnifica orridezza dell’insidioso ambiente, a stretto contatto con ciò che è rimasto, in questo periodo, dell’ambiente acquatico. Uno spettacolo da non perdere, accarezzati dalla solitudine, immersi nel gradevole effluvio d’alghe e della vegetazione ormai agli sgoccioli. Una leggera brezza c’investe e noi, ancora una volta, godiamo del luogo, sempre affascinante, straordinario, “un unicum” nel suo genere. Le due ultime immagini si riferiscono alla Škratovka” (800 S), enigmatica cavità ubicata al margine della quieta ed ubertosa piana di Planina, Lo gnomo ci aspetta all’ingresso e, ammiccando, c’invita ad inoltrarci nel vacuo: entriamo dunque e, accompagnati da lui, cercheremo di scoprire e di svelare almeno in parte, uno dei numerosi misteri che l’ambiente ipogeo .include nelle sue misteriose viscere.”
“Nell’ambito dei “Grandi Fenomeni Carsici” un posto d’assoluta preminenza spetta agli orridi inghiottitoi – attualmente ben visibili considerata la siccità ambientale – del Lago di Circonio (“Cerkniško Jezero”). Le prime 6 immagini (venerdì 30 settembre 2016) evidenziano tutta la selvaggia e magnifica orridezza dell’insidioso ambiente, a stretto contatto con ciò che è rimasto, in questo periodo, dell’ambiente acquatico. Uno spettacolo da non perdere, accarezzati dalla solitudine, immersi nel gradevole effluvio d’alghe e della vegetazione ormai agli sgoccioli. Una leggera brezza c’investe e noi, ancora una volta, godiamo del luogo, sempre affascinante, straordinario, “un unicum” nel suo genere. Le due ultime immagini si riferiscono alla Škratovka” (800 S), enigmatica cavità ubicata al margine della quieta ed ubertosa piana di Planina, Lo gnomo ci aspetta all’ingresso e, ammiccando, c’invita ad inoltrarci nel vacuo: entriamo dunque e, accompagnati da lui, cercheremo di scoprire e di svelare almeno in parte, uno dei numerosi misteri che l’ambiente ipogeo. include nelle sue misteriose viscere.”

ilprof Elio PPolli lo trovate su fcebook

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