La notizia è di Andrea Monti per il Coordinamento Speleologico del C.N.S.A.S.

Il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico ha appena edito l’ultimo libro di Andrea Gobetti dal titolo “Storie di Soccorso Speleologico”.
Copertia "Storie di Soccorso Speleologico"

Il libro sarà in vendita al pubblico a “Metamorfosi 2007”

Di seguito la recensione di Alberto Ubertino

Dopo oltre un anno di lavoro, è in arrivo a tutti i volontari CNSAS il libro sulla storia del soccorso in grotta. Autore del libro è Andrea Gobetti, speleologo, alpinista, autore di molti testi speleologici, film, e documentari naturalistici, per lungo tempo volontario del CNSAS. Partendo dai primi riscontri di incidenti avvenuti in cavità naturali migliaia di anni fa, si ripercorre veloce la storia della speleologia in Europa, e di conseguenza la storia dei primi interventi di soccorso in grotta. Si arriva poi al 1966 con la costituzione del Soccorso Speleologico, ed il successivo unificarsi con il Soccorso Alpino. Un linguaggio semplice ed accattivante porta a rivivere la storia di grandi incidenti, che a volte anche in maniera drammatica hanno segnato la vita del Soccorso Speleologico, quando non addirittura quella del nostro paese (Vermicino è il racconto sicuramente più conosciuto).
Il racconto ci porta un po in giro per l’Italia, con tutta una serie di interventi di soccorso che spaziano dalle grotte turistiche, a quelle in piena, alle profondità dei grandi abissi. Con il passare degli anni assistiamo ad un cambiamento notevole e costante della componente speleologica del CNSAS, che sempre meglio si organizza. La storia si arresta poi al 1990 con la narrazione dell’incidente al Veliko Sbrego, ad oggi l’intervento in grotta di maggior difficoltà compiuto dal CNSAS. Le dimensioni e i tempi di realizzazione ci hanno consigliato il ’90 come data spartiacque con quello che sarà un nuovo volume che racconti gli ultimi diciassette anni della storia del Soccorso Speleologico. Enormi i cambiamenti organizzativi, legislativi, i mezzi a disposizione, l’attenzione per la preparazione dei volontari, l’evoluzione delle tecniche e dei materiali. Immutata la determinazione, l’umiltà, lo spirito nel portare soccorso ad una persona che si percepisce nella lettura del libro di Andrea, con quella che si respira in un intervento di oggi. Sperando di aver prodotto un libro coinvolgente e curioso anche per i volontari CNSAS, o il lettore comune, che mai hanno calcato il mondo ipogeo, non mi resta che augurare a tutti buona lettura!
Alberto Ubertino

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