Questo fine settimana si è svolta una esercitazione di soccorso speleologico in una grotta del Parco Naturale Alpi Marittime ed è stata un importante banco di prova per valutare l’operatività in interventi di particolare complessità, osservando le norme per il contenimento della pandemia COVID-19.
Con l’occasione, il CNSAS evidenzia che rimane alto il rischio di incidenti dove occorre portare soccorso medicalizzato, ed è necessario proteggere i soccorritori e tutte le persone coinvolte dal rischio di essere colpiti dalla pandemia.

I soccorritori CNSAS all'opera con la mascherina

“Raggiungere, soccorrere e portare in salvo persone infortunate all’interno di grotte o in montagna senza rischiare di compromettere la salute dei soccorritori diffondendo il contagio da COVID-19.”
E’ stato questo l’obiettivo di una complessa esercitazione di soccorso speleologico, effettuata il 4 e 5 luglio nelle Grotte del Bandito, all’interno del Parco Naturale Alpi Marittime presso il Comune di Roaschia (Cuneo) dalla Prima Delegazione Speleologica CNSAS – Piemonte e Valle D’Aosta.

Dall’inizio della pandemia COVID-19 il CNSAS si è esercitato in piccolissimi gruppi in diverse parti d’Italia, per verificare l’operatività da adottare con i presidi di sicurezza.

Questa di ieri è stata una delle prime esercitazioni complesse in grotta, anche se purtroppo dopo la fine del Lock Down il Soccorso Speleologico è già dovuto intervenire in due incidenti, con gli speleologi bloccati in grotta a causa di una piena.

Nonostante gli inviti al buon senso ed alla cautela da parte delle istituzioni, del CNSAS, del Club Alpino Italiano e della Società Speleologica Italiana, rimane alto il rischio che speleologi o escursionisti si ritrovino in difficoltà in ambienti impervi e che occorra portare loro soccorso medicalizzato proteggendo i soccorritori e tutte le persone coinvolte dal rischio di essere colpiti dalla pandemia.

Prima dell’esercitazione vera e propria, tutti i tecnici CNSAS hanno partecipato a tre serate di addestramento teorico in videoconferenza, su come gestire gli interventi COVID-19.

Nell’esercitazione in grotta di due giorni, è stato realizzato un campo base conforme alle norme sul distanziamento sociale, sono stati simulati interventi di soccorso, recupero e trasporto all’esterno di figuranti utilizzando – e facendo utilizzare – tutti i dispositivi di protezione individuale necessari in tutte le fasi delle operazioni, mettendo in pratica le misure di contenimento e le nuove tecniche sanitarie sviluppate dalla Commissione Medica Speleologica CNSAS.

L’esercitazione – supervisionata dagli istruttori regionali e dal personale sanitario del CNSAS – è stata anche occasione per riprendere l’addestramento specialistico dei tecnici e degli aspiranti soccorritori.

Scarica il comunicato ufficiale CNSAS: http://www.scintilena.com/wp-content/uploads/2020/07/soccorso-covid.pdf
Maggiori info sul sito: http://www.soccorsospeleo.it/

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