Notizia letta su Napoli Underground
Il 28 dicembre è partita una spedizione in Abkazia del Cavex Team, quello di Dennis Provalov, che si chiama “Krubera -2200”
L’Abisso Krubera – Voronja è la grotta più profonda del mondo con i suoi 2160 metri dall’ingresso alla parte più bassa mai raggiunta all’interno di una grotta. Questa grotta finora è anche l’unica conosciuta che supera i 2000 metri di profondità. Il rekord ha subito molti ritocchi anche per una contesa tra russi e ucraini che hanno cominciato a darsi battaglia nella incredibile gara alla profondità, ma per quanto sembra, il Cavex Team dei russi è quello che finora ha avuto le migliori prestazioni, fermandosi attualmente al passaggio di un sifone, cioè una zona completamente allagata, chè è profondo più di 50 metri. La grotta per ora “finisce” con un vero e proprio pozzo allagato e non si sa cosa ci sia più in basso o oltre questo ulteriore sifone. Per raggiungere questa profondità, giù oltre i -1900 metri bisogna superare una serie impressionante di sifoni, cioè di gallerie completamente allagate; Mi sembra di ricordare che i sifoni terminali siano 5, ma non sono sicuro, e comunque tutta la grotta non è neanche tanto facile o larga come si potrebbe pensare.
L’impresa è ardua, basti pensare che la grotta si apre intorno ai 3000 metri di altezza, sul massiccio dell’Arabika, in Caucaso, nella martoriata regione dell’Abkazia dove, telegiornali muti a parte, si combatte una guerra di liberazione e si vivono i drammi delle popolazioni di confine tra URSS e paesi mussulmani. Si arriva all’imbocco della grotta attraverso strade di montagna in sella a cassoni di camion e ci si appoggia alla carcassa di un elicottero precipitato proprio durante una spedizione degli speleologi in esplorazione alla grotta. Tutto l’avvicinamento basterebbe per fiaccare anche l’osso più duro. Il questo periodo, scelto perchè il ghiaccio sta bello solido all’esterno e l’acqua dentro dovrebbe essere di meno, nella zona del campo ci sono diversi metri di neve, secondo le foto mandate con il satellite nella spedizione di due anni fa quando i fortissimi venti spazzarono via anche una tenda.
Lontani dal mondo, ad anni luce da possibili soccorsi, gli speleologi russi e ucraini iniziano a scendere, scendere, scendere, portare giù viveri e attrezzature e corde, giù verso la fine del mondo, due chilometri sottoterra, giù verso l’oscuro inesplorato, il buco del culo del mondo sta laggiù, dimenticato per millenni e oggi sulla bocca di tutti, da quando fu superato quel fatidico -2000 nell’estate dell’anno 2005.
Forza ragazzi, fateci sognare…

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