Le grotte laviche sono luoghi ideali per creare basi sulla Luna o per cercare la vita su Marte, ma esplorarle sarà difficoltoso. Un team della NASA si sta esercitando con un rover in tre grotte vulcaniche della California

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Personale NASA effettua test con un rover nelle grotte laviche

Gli scienziati della NASA stanno effettuando dei test all’interno di tre grotte laviche in California, per verificare l’efficienza di un rover studiato per la ricerca della vita e per esplorare le grotte vulcaniche della Luna e di Marte, nell’ambito del progetto  “BRAILLE” (Biologic and Resource Analizations in Low Light Environments”).

Uno degli obiettivi di BRAILLE è imparare ad utilizzare robot telecomandati, per questo per tre settimane gli scienziati hanno provato a guidare il rover “CaveR” all’interno della Valentine Cave, della Skull Cave e della Merrill Cave, nel Lava Bed National Monument, in California.

La NASA sta da tempo lavorando ad un progetto che prevede lo sfruttamento delle grotte vulcaniche, o tubi di lava, per andarci ad installare il primo insediamento stabile e sicuro della futura colonizzazione spaziale, sulla Luna e su Marte.
I condotti sotterranei delle grotte laviche potrebbero fornire un ottimo riparo dalle forti radiazioni che colpiscono la superficie, inoltre c’è una possibilità che forme di vita microbiche abbiano potuto trovare un ambiente favorevole al loro sviluppo nei tubi di lava su Marte, come avviene sulla Terra.

L’esercitazione californiana prevedeva che una squadra esterna redigesse le istruzioni di guida e che il Rover le eseguisse all’interno della grotta.
Per risparmiare sui costi, le istruzioni sono state salvate in una memory card e trasportate da una staffetta, quindi trasferite manualmente sul rover. I dati raccolti dal rover sono stati poi elaborati di nuovo dalla squadra esterna.

Mentre gli scienziati planetari studiavano i dati del rover, all’interno un’altra squadra composta da esperti microbiologi controllava la grotta a piedi. Sia i biologi che il rover hanno individuato segni rivelatori di vita microbica, sotto forma di piccoli affioramenti simili a coralli.
Il rover ha identificato le caratteristiche microbiche come strani cristalli, con caratteristiche insolite da esaminare, mentre il team “umano” ha subito compreso di trovarsi in presenza di biomarcatori.

I ricercatori di BRAILLE hanno prelevato campioni di diverse grotte nel sistema Lava Beds, e hanno in programma di tornare per un altro ciclo di esplorazioni entro la fine dell’anno. Stanno anche lavorando su strumenti di intelligenza artificiale che potrebbero setacciare le immagini del rover e identificare potenziali hotspot per la vita.
In realtà non si tratta di una nuova idea: la NASA sta già utilizzando un sistema di campionamento autonomo noto come AEGIS sul suo rover Mars Curiosity.

I successi ottenuti con CaveR in California dovrebbero aiutare gli scienziati a capire che cosa cercare, quando i robot di prossima generazione andranno ad esplorare il Pianeta Rosso. “Se fossimo così fortunati ad andare in una grotta su Marte, e così fortunati da trovare segni di vita protetti dalle condizioni estreme della superficie, cosa dovremmo cercare?”, ha detto Jennifer Blank, principale ricercatore e astrobiologa della NASA.

I rover sarebbero impiegati diversamente sulla Luna. “Non pensiamo che ci sia vita da trovare sulla luna, ma un giorno la vita sulla luna potremmo essere noi – ha chiarito Blank, in un comunicato stampa della NASA – E se dovessi andare sulla luna, vorrei andare in un tubo di lava.”

I rover potrebbero creare mappe dettagliate dei passaggi sotterranei, cercando fratture, crolli, o altri problemi strutturali che creerebbero ostacoli ad  una potenziale base lunare. Potrebbero anche cercare segni di ghiaccio d’acqua, utilissimo per il sostentamento di una base lunare, sopra o sotto terra.

Uno degli strumenti di CaveR è il NIRVSS,  sistema di spettrometri per sostanze volatili prossimi all’ infrarosso. Lo strumento è stato progettato per identificare l’acqua ghiacciata presente nelle rocce e nel terreno, e una versione pronta per il volo potrebbe essere inviata sulla Luna su un rover già dal prossimo anno.

Approfondimenti:
https://nasa-braille.org/
Articolo liberamente tradotto da: www.geekwire.com

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