Ieri due soccorritori speleosub si sono immersi e sono arrivati fino al punto dove è ceduta la galleria, ad 840 metri dall’ingresso eseguendo un sopralluogo accurato nella zona. Visibilità massima di un metro e mezzo che si riduce a 30 centimetri quando si comincia a muoversi nell’ambiente dell’ostruzione.
L’ostruzione è costituita da un imbuto con pareti di argilla che vanno a stringere verso il punto più basso dove sembra di poter riuscire a passare, ma le condizioni sono troppo instabili perchè le pareti di argilla potrebbero richiudersi su chi prova a passare, quindi un passaggio umano è troppo rischioso.
Non sono state trovate vie laterali o alternative per superare la frana. Gli speleosub sono usciti dopo circa 12 ore.

Dall’alto proseguono i lavori di costruzione di un pozzo, un’accesso artificiale che consentirebbe il superamento del punto dove c’è stata la frana; Secondo gli speleosub, se il disperso indossa una muta stagna ed è in attesa in una zona asciutta potrebbe sopravvivere in attesa dei soccorsi almeno per una ventina di giorni.

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