Era in grotta sabato insieme ad altri due speleologi: sorpresi dalla piena sono rimasti bloccati da un sifone allagato. Nel pomeriggio i soccorritori sono riusciti a trarre in salvo solo due di loro.

Soccorritore all'interno della Risorgenza di Fosso Capanna a Roccamorice
Un Soccorritore all'interno della Risorgenza di Fosso Capanna a Roccamorice

Si sono concluse alle 9.00 di Domenica 5 Luglio le operazioni di soccorso alla grotta “Risorgenza di Fosso Capanna”, nel Comune di Roccamorice, in Provincia di Pescara, con il recupero della salma di Alessio Carulli, speleologo 42enne di Chieti, morto presumibilmente per annegamento a causa di una piena che ha inondato una parte della grotta che stava esplorando.

L’allarme era partito nel pomeriggio di sabato, quando tre speleologi di Chieti e marchigiani sono rimasti bloccati all’interno della grotta per l’allagamento di un sifone a 70 metri dall’uscita. Dopo la chiamata al 118 dei compagni rimasti fuori, sono giunti sul posto i Vigili del Fuoco con le idrovore e i tecnici del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico di Abruzzo, Marche e Umbria.
L’uso continuo delle idrovore dei VVFF ha abbassato il livello dell’acqua, permettendo a due dei dispersi di uscire intorno alle 17 di sabato pomeriggio.
Per raggiungere il terzo speleologo trovato morto, è stato necessario attendere l’ulteriore abbassamento del livello dell’acqua.
A causa delle dimensioni anguste della grotta, nell’operazione sono intervenuti anche i tecnici della Commissione Disostruzione e della Commissione Speleosubacquea del CNSAS, coadiuvati da due sub dei Vigili del Fuoco di Napoli.

Gli speleologi dello Speleo Club Chieti esplorano da 15 anni questa grotta.
La Risorgenza di Fosso Capanna è una risorgenza attiva e per raggiungere le sue parti interne è necessario attraversare due sifoni.
Questa cavità, posizionata più in basso della ben più nota Grotta della Lupa, è interessata da una forte corrente d’aria ed è ritenuta una probabile via d’accesso a zone inesplorate del sistema carsico della Maiella, ma i suoi passaggi angusti e la presenza di acqua ne fanno una grotta difficile da percorrere.

La redazione de “La Scintilena” porge le più sentite condoglianze agli amici dello Speleo Club Chieti e ai familiari della vittima.

Fonte: http://www.soccorsospeleo.it/?area%20stampa+news+soccorso-in-grotta-a-roccamorice-pe

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *