Francesco maurano ci segnala la pubblicazione del comunicato ufficiale del CNSAS e le foto del recupero dell’infortunato di domenica scorsa sui Monti Alburni:

http://www.cnsascampania.it/comunicati.htm

Alle ore 19.30 di domenica 24 maggio 2009, il Responsabile del Corpo Nazionale Soccorso Alpino
Speleologico (CNSAS) Berardino Bocchino è stato raggiunto da una telefonata: uno speleologo
napoletano segnalava un incidente avvenuto ad un altro speleologo G. M. di 34 anni, napoletano
anch’esso. I due si trovavano nella grotta di “Frà Gentile”, una delle più belle grotte all’interno del
massiccio dei Monti Alburni, insieme ad altri speleologi per effettuare una esplorazione.
Alla fine della spedizione, durante il ritorno, ad una profondità di circa 40 metri, un masso si stacca
dal punto in cui era, rotola contro uno degli speleologi e termina la corsa colpendo alle gambe il
giovane napoletano, che rotola rovinosamente tra le pietre. Lo speleologo è dolorante e i suoi
compagni di spedizione decidono di non muoverlo e di allertare il Corpo Nazionale Soccorso
Alpino e Speleologico (CNSAS), struttura preposta per legge (L.74 del 21 marzo 2001) a questo
tipo di interventi e che annovera al suo interno tecnici e medici specializzati negli interventi in
ambiente ostile. La mobilitazione dei tecnici è stata rapida e massiccia e già poco dopo
l’allarme c’ erano squadre in movimento per raggiungere il luogo dell’incidente e in tempi brevi
l’infortunato è stato raggiunto da due sanitari e da due squadre di tecnici, tutti del CNSAS.
I sanitari hanno provveduto alla ospedalizzazione del giovane, grazie a speciali ausilii per la
grotta, che hanno permesso al giovane di stare al caldo e all’asciutto, nonché a particolari
attrezzature ideate per la stabilizzazione delle condizioni sanitarie. Tutte queste operazioni
sanitarie sono avvenute direttamente all’interno della grotta, mentre le squadre tecniche hanno
lavorato per permettere l’uscita dell’infortunato.
L’operazione ha richiesto l’intera notte di lavoro, affinché la barella, specifica per il soccorso
speleologico, in cui era stato adagiato l’infortunato, potesse agevolmente percorrere la grotta
ed uscire e, questa mattina alle 5.30, il giovane è ritornato all’aria aperta. Il ragazzo è stato
consegnato dal CNSAS ai sanitari del 118, che hanno provveduto a portarlo all’ospedale di
Roccadaspide (SA) per i controlli del caso, da cui fortunatamente sono emerse solo contusioni.
La vicenda ha coinvolto oltre 20 tecnici, provenienti da quasi tutte le province della Campania, circa
15 tecnici provenienti dalla Puglia, 2 sanitari, tutti accorsi per collaborare alle operazioni di recupero,
animati dal forte spirito di solidarietà che motiva e incoraggia i volontari appartenenti al Corpo
Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico.

Addetto Stampa CNSAS Campania
Rossana D’Arienzo

Sul sito del CNSAS Campania le foto del recupero

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