Su richiesta dell’amministrazione comunale di Forano, il Gruppo Speleo Archeologico Vespertilio di Salisano ha ispezionato in località Colle Riano nel territorio di Gavignano Sabino (Forano – Rieti) un considerevole sistema idraulico sotterraneo.
Si tratta di un acquedotto di epoca romana in parte scavato in una formazione di conglomerati ed argille ed un tratto realizzato invece in muratura rivestita di malta idraulica, perfettamente conservato e che alimenta ancora oggi un piccolo fontanile. Gli speleologi sabini hanno effettuato la documentazione dell’intero complesso ipogeo che presenta strettissime analogie costruttive con altri importanti sistemi idraulici presenti in Sabina. Una frana in prossimità di un pozzo ostruito non permette di procedere oltre. In accordo con i tecnici comunali si è deciso di rimuovere nei prossimi giorni il crollo per poter proseguire nell’esplorazione.
“E’ un rinvenimento molto importante”, dichiara il sindaco di Forano Marco Cortella, “che ci aiuta ad approfondire la conoscenza sugli insediamenti dei romani in queste zone. Numerosi sono infatti i resti archeologici presenti nel nostro territorio”.
Un plauso quindi all’Amministrazione comunale che ha voluto indagare e riscoprire questo acquedotto al fine di valorizzare e tutelare un bene archeologico così importante. Nei prossimi giorni continuerà l’attività di ricerca e studio del manufatto sotterraneo da parte degli speleologi sabini.
Hanno preso parte alle ricerche, condotte sotto la direzione della Soprintendenza Archeologia del Lazio e dell’Etruria Meridionale, Gianluca Farina per il Comune di Forano, Giorgio Pintus, Maria Fierli, Gianni Mecchia, Veronica Sanvito, Maria Piro e Cristiano Ranieri.

Articolo consultabile anche sul Corriere di Rieti del 29 giugno 2018.

Acquedotto romano di Colle Riano

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