Intervento di soccorso alla Grotta Lina Benini (Buco del Noce) – Brisighella – RA

La delegazione Speleologica del Soccorso Alpino dell’Emilia-Romagna è intervenuta ieri, 22 ottobre, per recuperare uno speleologo infortunato nella Grotta Lina Benini, detto anche “Buco del Noce”, che si trova sulla Vena del Gesso romagnola, non distante dalla più famosa Grotta “Tanaccia”.

Marco A. di 24 anni faceva parte di un gruppo di 4 speleologi del Gruppo Speleologico Faentino che nella mattinata di sabato sono entrati nella grotta per una escursione. La grotta, che ha uno sviluppo di meno di 200 m, è fra le più frequentate della zona sia per la bellezza degli ambienti all’interno che per il non difficile accesso, per quanto sia una grotta riservata ad esperti per via dei pozzi iniziali di una quindicina di metri.

Purtroppo nel corso dell’escursione, a causa della rottura di una scaletta di cavo metallico presente da tempo sul posto per superare un salto di un paio di metri, Marco A. è caduto procurandosi un fortissimo dolore alla gamba sinistra che gli impediva di proseguire. Dopo aver valutato le condizioni di Marco, uno dei quattro amici è uscito ed ha allertato la XII Zona speleo del SAER.

Fortunatamente nei pressi della grotta era in corso una esercitazione della Scuola regionale di soccorso speleologico con alcuni tecnici che, allertati verso le 13 e 30, si sono immediatamente recati al “Buco del Noce” per prestare il primo soccorso e valutare quanto accaduto. Le condizioni della gamba si sono rivelate serie, con una frattura che ha reso necessario organizzare il trasporto verso l’esterno utilizzando la barella specialistica per soccorso in grotta, i presidi sanitari necessari e le tecniche di recupero adeguate.

Sono quindi state attivate le Stazioni di Soccorso speleo di Faenza e Bologna, e messe in preallarme la Stazione di Reggio Emilia, nonché la Stazione Alpina di Monte Falco e la Commissione Nazionale Medici per le emergenze in ambiente ipogeo del CNSAS.
E’ stato attivato anche il 118 per il presidio sul posto e il trasporto dalla grotta verso le strutture ospedaliere.

I 12 tecnici presenti sul posto, una volta predisposto l’infortunato in barella ed effettuati tutti gli attrezzamenti necessari per il recupero sui pozzi, hanno iniziato il trasporto verso l’esterno che è terminato poco dopo le 21 quando Marco è stato preso in carico dall’ambulanza di Romagna Soccorso.

Per saperne di più:
http://www.saer.org
http://www.cnsas.it
http://www.soccorsospeleo.it

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