Islanda – La Venta alla ricerca di nuove grotte vulcaniche con il Progetto Hraun
Al via una spedizione del Team “La Venta” in Islanda, per studiare cosa avviene all’interno di un tubo di lava appena formato e ancora “Caldo”.
Penisola di Reykjanes (regione di Suðurland) Islanda. Sta per partire una nuova spedizione di La Venta in Islanda, obiettivo è osservare cosa avviene all’interno di un tubo di lava appena formato, dopo il passaggio della lava.
La particolarità è studiare in tempo reale quello che avviene. Come speleologi siamo abituati ad esplorare grotte antiche che si sono formate migliaia o addirittura milioni di anni fa in seguito a lunghi processi geologici, fisici e chimici.
Entriamo al loro interno per documentarle e studiare la loro storia, spesso proviamo ad immaginare cosa c’era prima della loro formazione, come si presentava il paesaggio prima che tali processi iniziassero ad agire, ma non sempre è facile interpretarli perché avvenuti nella maggior parte dei casi quando noi umani non eravamo ancora presenti su questo pianeta.
Con i lavatubes appena formati, è possibile verificare in diretta i processi in atto, fisici, chimici, geologici.
Il progetto che riguarda lo studio di nuove cavità vulcaniche, in seguito all’eruzione del vulcano Fagradasfjall è iniziato lo scorso Ottobre.
La prima prospezione ha identificato alcuni ingressi ai tubi di lava, con l’utilizzo di un drone equipaggiato con camera termica.
Con questa spedizione imminente si andrà a studiare l’interno della colata vulcanica, appena raffreddata, con il supporto dei droni di Flyability.
Se le condizioni atmosferiche interne lo permetteranno, gli speleologi entreranno nei lavatubes, con maschere antigas e protezioni personali, per posizionare sensori, compiere campionamenti geologici e biologici e effettuere rilievi e altre misurazioni.
La spedizione è patrocinata dalla Società Speleologica Italiana ed è realizzata in collaborazione con il Centro meteorologico e per il rischio vulcanologico Islandese, l’Università dell’Islanda, Istituto di Storia Naturale dell’Islanda, Dipartimento FABIT dell’Università degli studi di Bologna.
Fonte: https://www.laventa.it/it/blog/715