Forti interessi privati annebbiano l’analisi dei problemi legati ad una qualsivoglia ipotesi concreta di salvaguardia e promozione della Grotta dei Cervi di Porto Badisco, e per gli scopritori, speleologi del Gruppo Speleologico Salentino “P. de Lorentiis” che l’ha scoperta, tutelata dai depredatori e promossa per 40 anni, non rimane altro che andare a cercare di farsi spazio tra i commenti alle notizie principali che attingono ai comunicati stampa ufficiali.
Noi siamo speleologi, e pubblichiamo subito, prima del resto, il commento di Nini Ciccarese, a cui farà seguito il link alla notizia pubblicata dal Corriere del Mezzogiorno come damolte altre testate giornalistiche:

Dispiace che, ancora una volta, si scriva di Grotta dei Cervi senza aver mai “sentito” il Gruppo Speleologico Salentino “P. de Lorentiis” che l’ha scoperta, tutelata dai depredatori e promossa per 40 anni. Perchè questa “discriminazione”? Dispiace che si scriva “…quello che rimane del gruppo speleologico di Maglie”. Perchè questo inopportuno ed implicito “insulto” al G.S.S. ed ai suoi Soci?
Le collaborazioni scientifiche e speleologiche del G.S.S. sono ai più alti livelli e documentate da corrispondenze scientifiche pubblicate; la presenza sul territorio è costante; l’attività nelle grotte salentine è intensa e, in alcune occasioni, raggiunge cadenze giornaliere.
Il G.S.S. fa parte della Società Speleologica Italiana e della Federazione Speleologica Pugliese di cui è stato uno dei Gruppi Fondatori. E’ forse il caso di informare che il G.S.S. nel 1962 è stato elevato ad Ente Morale dello Stato per meriti scientifici ed il comportamento del Gruppo e dei Soci è a tale riconoscimento uniformato. Dispiace che l’articolo sembri voler proporre al lettore l’idea che il G.S.S. sia proprio tra coloro che tendono a frenare il diffondersi delle conoscenze su grotta dei Cervi. Questo è un grossolano falso e le numerose e qualificate collaborazioni scientifiche, divulgative e logistiche lo provano. In definitiva, riferendosi a Grotta dei Cervi ed all’articolo in oggetto, dispiace osservare che, troppo spesso, forti interessi privati annebbiano l’analisi dei problemi legati ad una qualsivoglia ipotesi concreta di salvaguardia e promozione. E quest’ultimo aspetto non è stato ancora “raccontato” da nessun giornalista. Nini Ciccarese Presidente del Gruppo Speleologico Salentino dal 1987 al 2009 ed attualmente Direttore Scientifico del G.S.S.

Ed ecco il link alla notizia originale del Corriere del Mezzogiorno

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