E’ morto, all’età di 88 anni, il cavaliere Giovanni Dentella, pioniere della Speleologia Ligure.

Gianni dentella grotte Borgio Verezzi
Giovanni Dentella giovane esploratore delle grotte di Borgio Verezzi

Si è spento ieri il Cav. Giovanni Dentella, pioniere della speleologia ligure, tra i primi esploratori delle Grotte di Borgio Verezzi.
I funerali si svolgeranno venerdì 10 maggio alle ore 9,30 nella Chiesa di Gesù Redentore a Borgio Verezzi.

Il nome di Giovanni Dentella è legato alle grotte di Borgio Verezzi e alla speleologia ligure. Fu lui a rendersi conto dell’importanza della scoperta di queste grotte, avvenuta nel 1933 da parte di tre ragazzini.
Nel 1951, alla guida del Gruppo Speleologico Ingauno, inizia l’esplorazione sistematica della grotta, scoprendo un complesso di sale e gallerie che si snoda per alcuni chilometri al di sotto dell’abitato di Borgio. Sarà lo stesso Dentella ad ideare e realizzare il percorso turistico inaugurato nel 1970.
Giovanni Dentella viene ricordato anche per la sua attività di soccorso durante i giorni terribili del terremoto in Irpinia, nel 1980, a capo di una squadra di speleologi.
Era stano nominato anche Cavaliere della Repubblica.

Il sindaco di Borgio Verezzi, Renato Dacquino, ha dichiarato a Savona News: “Uomo dal carattere forte e determinato, ha saputo creare forti sinergie con tutto il mondo della speleologia internazionale. Negli ultimi anni la malattia lo aveva duramente provato, senza per questo però spegnere tutte le sue passioni. Lo avevamo premiato in grotta in occasione dell’anniversario della scoperta, con una commovente cerimonia. Per il Comune fu guida esperta delle grotte, capace di trasmettere passione per la speleologia e rispetto dell’ambiente”.

Così lo ricorda Simone Baglietto, a nome degli speleologi liguri:
Borgio Gianni Dentella grotte
Ciao Gianni, mi piace ricordarti così, uno scontroso critico speleologo, non ben visto, ma neanche mal visto, uno che ti aiutava sempre, sempre disponibile.
Senza glorie e senza onori, ma dal cuore libero, come il gruppo che hai lasciato, a cui brilla sempre la scintilla che illumina il nostro buio.

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