Con grande, enorme, immenso piacere, ricevo la notizia da Loredana del Conte dell’Ufficio Stampa del Cervino Film Festival che i nostri “Signori dell’Abisso” Alessandro Anderloni e Francesco Sauro si sono aggiudicati il Premio Speciale della Giuria per il miglior film di alpinismo, categoria documentari. Complimenti, grandi, ai Nostri, e complimenti questa volta al CAI che ci ha considerato a tutti gli effetti “gente di montagna”. Grazie a nome degli speleologi.

9° Cervino International Film Festival

http://www.promocinema.org/cervinofilmfestival 
ufficio stampa: Loredana Leconte 348,2251419  loredanaleconte@tiscali.it

uffici durante il festival:  Cinéma des Guides via Jean-Antoine Carrel, 32 Breuil-Cervinia
tel. 0166,949473
Cervino International Film Festival
IX edizione
19-23 luglio 2006
Breuil – Cervinia    Cinéma des Guides
Valtournenche   Sala Congressi Comunale

Premio Speciale della Giuria per il Miglior Film di Alpinismo Categoria documentari
di 500 euro offerti dal CAI

L’abisso di Alessandro Anderloni (Italia 2005 75′ col.)

 
Si chiude questa sera al Cinéma des Guides di Breuil Cervinia la nona edizione del Cervino International Film Festival che ha presentato oltre una trentina di film divisi nelle varie sezioni.
Nella serata di chiusura, dopo la premiazione, presentazione dei film YUKON JAKE di Del Lord (USA 1924 14¹ b/n muto) in collaborazione con il Museo della Montagna e Tra i ghiacci e le nevi del Tonale (30¹ b/n Italia 1918) in collaborazione con MNC – Museo Nazionale del Cinema
A Valtournenche, alla Sala Congressi alle ore 21,30, il festival chiude con la replica di La torre bianca di Ted Tetzlaff, interpretato da Alida Valli e da Glenn Ford. Alla grande attrice recentemente scomparsa, il festival ha voluto dedicate questo omaggio per ricordarla con un film dove interpreta la parte di un¹alpinista.

LA GIURIA
Deborah Camaschella Assessore Pubblica Istruzione, Servizi Sociali e Sanità Comune di Valtournenche
Francesco Marino giornalista
Roberto Serafin giornalista

I PREMI
Premio per la categoria Gran Premi 2000 euro

Conflict Tiger di Sasha Snow (Gran Bretagna 2005 60¹ col.)
Alla presenza del regista Alexander Snow
³L¹antico tema del conflitto per la sopravvivenza tra uomo e animale. Ma anche l¹atrocità del dubbio di come la scomparsa dell¹animale selvatico possa precedere ma solo di poco la scomparsa dell¹uomo. Antichi equilibri ma ora fragilissimi della regione siberiana in relazione con i cambiamenti dell¹ex mondo sovietico. Atmosfere, emotive tensioni e la moderata introduzione di parti sceneggiate, premiano con il riconoscimento della categoria Gran Premi il lavoro di Sasha Snow, regista di Conflict Tiger²
Premio per la categoria Documentari 1500 euro

La Haute Route di Pierre-Antoine Hiroz (Svizzera 2005 52¹ col.)
³Può esserci sul territorio della sfida ai propri limiti una dimensione non necessariamente da record? Una dimensione, come dire, per comuni mortali? La risposta in un linguaggio quasi promozionale di una montagna meno inaccessibile sembrano fornirla le guide che rendono raggiungibile la piccola e pure grande impresa del gruppo di semplici appassionati che, senza nozioni di alpinismo, sono protagonisti di un riuscito esperimento di reality, decisamente lontano dai canoni spesso e purtroppo attuali della tv spazzatura. Sono questi i segni distintivi e innovativi di La Haute Route, documentario svizzero co-prodotto da Rai Vd¹A²
Premio Speciale della Giuria per il Miglior Film di Alpinismo Categoria documentari
di 500 euro offerti dal CAI

L¹abisso di Alessandro Anderloni (Italia 2005 75¹ col.)
Alla presenza del regista Alessandro Anderloni
³L¹alpinismo, filosofia e esplorazione della verticalità. Altezza ma anche profondità. Il mondo rovesciato delle grotte, il suo misterioso spettacolo, le difficoltà probabilmente poco conosciute della discesa. Discesa che diventa viaggio viscerale in una storia che ha coinvolto generazioni di speleologi. Un viaggio nelle storie di limiti antichi e moderni e nel rinnovato interesse giovanile per la materia²

Verbale della giuria
La giuria della nona edizione del Cervino International Film Festival ha concluso i suoi lavori con un unanime grado di soddisfazione per la piacevole sorpresa di aver colto in questo festival molti e emergenti segnali di modernità. Segnali non solo legati alle possibilità offerte dalle nuove tecnologie e dai nuovi metodi di ripresa. Colpisce, piuttosto, la volontà e la passione di indagare nuovi linguaggi, nuove giovanili ambizioni in dialogo con la montagna, nuove frontiere dell¹interpretare il tradizionale percorso dell¹uomo che misura i suoi limiti nel territorio eletto dell¹estremo, della fatica.
Territorio sempre più universale anche nella scoperta di altre etnie e della loro cultura dell¹ignoto. Il confronto-contrasto con la modernità è investigato anche in apprezzabili lavori che tengono nel mirino l¹attenzione al rapporto uomo-montagna e al peso specifico che nelle terre alte hanno problematiche sociali, solidarietà e, non ultime, le attività ludiche.

E, per questo, che la giuria ha ritenuto di dover assegnare ben tre menzioni:

Menzione della giuria

Ale’ Bigia Ale’ di Ugo Slomp (Italia 2005 25¹ col.), prodotto da Rai3 di Trento

Menzione

Aoraki Ski Mountaineering di Gerald Salmina (Austria 2004 31 col.) girato in Nuova Zelanda
E, aggiungendo che è anche testimonianza di una rinnovata presenza femminile all¹interno della rassegna

Menzione

Fatima¹s Hand di Jens Hoffmann (Germania 2006 38¹ col.)

Serata di chiusura
Sabato 22 ore 20,30
Cinéma des Guides
Breuil Cervinia

PREMIAZIONE

Proiezione dei film muti
Tra i ghiacci e le nevi del Tonale e Yukon Jake
Con accompagnamento musicale dal vivo di
IVAN BERT
KARSTEN LIPP
Duo

SCHEDE DEI FILM PREMIATI

Premio per la categoria Gran Premi 2000 euro

Conflict Tiger
regia di Sasha Snow  (Gran Bretagna 2005  60¹ col.)
Fotografia    Dirk Nel
Montaggio    Sasha Snow   
Musica                      Juhana Riskala
Produzione    Sasha Snow Film Production
Nelle foreste della Siberia gli uomini devono difendersi dalle tigri, tornate ad attaccare per colpa di un incosciente cacciatore di frodo. La situazione è talmente grave che le autorità devono rivolgersi a Yuri Trush, specializzato nel catturare ed eliminare le tigri che hanno perduto la naturale paura dell¹uomo. Le “tigri mangia uomini” sono le protagoniste di questo docu-thriller, che combina fiction e materiale d¹archivio realizzato dallo stesso Yuri. Un confronto epico ed estremo nel rapporto tra uomini e animali.
La pellicola propone il dilemma della conservazione e della sopravvivenza attraverso le prove che l¹uomo e la tigre devono affrontare nell¹ambiente ostile e duro della Siberia.
Il film ha vinto il Gran Premio alla 54ma Edizione del Trento Film Festival.

REGISTA

Sasha Snow, fotografo, ha iniziato a lavorare per la BBC nel 1991 come montatore e cameraman. Ha studiato Regia e Cinema Documentario alla National Film and Television School dove si è diplomato nel 2000 con A S. Petersburg Symphony. Nel 2002 ha realizzato Arctic Crime & Punishment.
Premio per la categoria Documentari 1500 euro

La Haute Route
regia di Pierre-Antoine Hiroz (Svizzera 2005  col. 108¹)
Soggetto    Benoit Aymon
Fotografia    Camille Cottagnod, Claude Andrieux, Jon Bjorgwinsson, Nicolas Bossard
Montaggio    Emmanuelle Nobecourt
Musica                      Francois Bernhem
Produzione    Espace Production, TSR, RAI Vd¹A
Haute Route è un programma di fiction in cinque puntate di 25 minuti ciascuna (di cui una parte qui in concorso e la versione completa fuori concorso) che racconta l’avventura di un gruppo di 18 persone, uomini e donne, che senza alcuna esperienza di montagna, sotto la supervisione di guide alpine, hanno attraversato montagne e ghiacciai, partendo da Chamonix per raggiungere Zermatt.
Del gruppo ha fatto parte anche la valdostana Elena Barmasse.

REGISTA

Di origine svizzera, Pierre-Antoine Hiroz ha realizzato, dal 1997 ad oggi, una ventina di lavori, in video e pellicola, quasi tutti girati in montagna e tra i ghiacciai. Si tratta di resoconti di spedizioni o ritratti di scalatori famosi come ad esempio Catherine Destivelle, Jean-Louis Etienne, Erhard Lorétan. Alcuni titoli: Ballade A Devil¹sTower (1992), La cascade (1997), Erebus (1994), Le Pole Interieur (2000). Da segnalare anche due telefilm, eventi speciali al Cervino Film Festival di qualche anno fa, intitolati Premier de Cordée e La Grande Crevasse (1998), girati a Chamonix che annoverano nel cast anche l¹attore italiano Giuliano Gemma.
Premio Speciale della Giuria per il Miglior Film di Alpinismo Categoria documentari
di 500 euro offerti dal CAI

L¹abisso
regia di Alessandro Anderloni (Italia, 75¹, col. 2005)
Soggetto     Francesco Sauro
Sceneggiatura    Francesco Sauro, Alessandro Anderloni
Fotografia    Paolo Covi, Francesco Sauro, Alessandro Anderloni   
Montaggio    Paolo Castelletti
Musica        Alessandro Anderloni
Cast             Sandro Dalle Pezze, Giovanni Ferrarese, Cristiano Zappello, Fanny Cerato, Marco Baroncini
Produzione    Accademia Della Lessinia   
Distribuzione    APS Video
In occasione della storica ricorrenza dell¹ottantesimo anniversario dalla prima esplorazione della Spluga della Preta, nei Monti Lessini delle Prealpi Venete, avvenuta il 13 giugno 1925, il regista Alessandro Anderloni e lo speleologo Francesco Sauro hanno ideato e realizzato questo film. La grotta è profonda e inquietante, perché si apre su un prato verdissimo per precipitare a oltre 800 metri di profondità. Dal 1925 meta di appassionati di speleologia di tutto il mondo, offre sorprendenti spettacoli mozzafiato di pozzi enormi e strettissime fessure. Settanta minuti di immagini uniche e straordinarie, realizzate in ambienti estremi e difficilmente raggiungibili, dal Primo Pozzo, un salto di 131 metri nelle viscere dalla terra, alla Sala Nera, a 800 metri di profondità, che per la prima volta sarà mostrata da una telecamera. Coprodotto dall¹Accademia della Lessinia e dalla Federazione Speleologica Veneta, un¹opera unica nel suo genere, frutto di un accurato e appassionato lavoro durato oltre due anni, con il supporto di moltissimi speleologi veneti, sia per le riprese in profondità che per la raccolta dei documenti storici e delle testimonianze degli esploratori.
Il film è stato presentato all¹ultimo festival di Trento.

REGISTA

Nato nel 1972, Alessandro Anderloni vive sui Monti Lessini. Scrittore, autore e regista teatrale, è socio accademico del Gruppo Italiano Scrittori di Montagna. Alle sue montagne ha dedicato la tesi di laurea, un libro e più di venti testi teatrali. Per la casa di produzione APS Video di Verona è autore e regista di documentari naturalistici, di cortometraggi e di film a soggetto. E¹ autore di documentari storici per la trasmissione La storia siamo noi in onda sulle reti nazionali RAI. Direttore di coro, è compositore di canti, di commedie musicali e di colonne sonore.

Menzioni
Ale’ Bigia Ale’ di Ugo Slomp (Italia 2005  25¹ col.)
Produzione    RAI Sede di Trento
Quando, nell¹undicesimo libro delle Confessioni, S. Agostino s¹interroga circa la natura del tempo, individua un problema in senso forte, dove il tempo non costituisce un semplice metro per misurare gli eventi ma un modo di entrare in relazione con essi e conoscerli. Quando qualcuno gli domanda cosa sia il tempo, egli non lo sa, cioè non sa come spiegarlo e gli mancano le parole per esprimere qualcosa che, quando nessuno glielo chiede, egli conosce. Come possiamo esprimere il fluire del tempo? Come possiamo esprimere il tempo e dar voce a una profonda esperienza cognitiva del divenire e della relazione che noi stabiliamo con esso?
Aveva 17 giorni, Luigi Bazzoli, quando la mamma lo portò sull¹Alpe di Roncone, in Val Giudicarie (Trentino Occidentale). Da allora Luigi, detto La Bigia vive in completo regime autarchico e in totale solitudine, l¹estate nel fienile di Coradúre, l¹inverno in quello di Faghére. Unico compagno Pino, un mulo impiegato come mezzo di trasporto. Il video segue in un anno i lenti ritmi biologici de La Bigia, misurati dal cambio delle stagioni e dall¹alternarsi del giorno alla notte, adeguando la cadenza narrativa.

REGISTA

Ugo Slomp, programmista regista, è dipendente Rai dal 1977. Musicista, diplomato in oboe col massimo dei voti, si è specializzato in musica ed estetica barocca seguendo Master in Francia e in Italia. Ha svolto attività concertistica sia come solista sia con vari Ensemble tra cui l¹A. D. Phildor da lui fondato, ha realizzato spettacoli multimediali e ha curato regie teatrali.
Come videomaker, ha realizzato un centinaio di cortometraggi sui temi più varii, privilegiando la ricerca sperimentale suono – immagine.
Giornalista, scrittore, nel 1996 ha vinto il Premio Papaleoni per un saggio sull¹antica Judicaria in Val Daone.
Per la Rai si è dedicato negli ultimi anni alla ricerca degli ultimi modelli di vita montanara in Giudicarie realizzando video in versione antropomorfica.
Ai Festival internazionali specializzati ha presentato: L¹inizio del monte (1993), El Nene (1994), Animalia (1996), El Maner (1998), Alè Bigia, Alè (2005), – Menzione speciale Filmfestival Lessinia, Premio della Giuria Les Diablerets, La morte della Valle (2006).
Aoraki ski Mountaineering

di Gerald Salmina (Austria 2004  31 col.)
Fotografia        Simon Baufield
Montaggio        Dominik Achatz
Musica            Red Bull Audio Files
Cast            Axel Naglich, Baptiste Blanc, Todd Loindle
Produzione/Distribuzione Planet Watch Film & Video
Axel Naglich, Baptiste Blanc, Todd Loindle, provenienti rispettivamente da Austria, Francia e Nuova Zelanda, sono stati i primi a scendere con gli sci dalla cima Sud del Monte Cook, la montagna più alta della Nuova Zelanda, raggiunta dopo otto ore di scalata. I rischi che hanno dovuto affrontare non erano solo dovuti alle pessime condizioni atmosferiche, ma c¹era anche un tempo limite da rispettare e il pericolo di perdersi nella neve.
Il documentario racconta il mondo dello sci alpinismo, di persone che inseguono un sogno e vogliono vederlo avverarsi; del desiderio di distinguersi dal mucchio e di vivere un¹esperienza unica nella più bella montagna dell¹emisfero sud del pianeta, il cui nome, Aoraki, significa buca nuvole.

REGISTA

Gerald Salmina, nato in Austria nel 1965, è il fondatore dello Studio di produzione Planet Watch, pensato con l¹obiettivo di realizzare film autentici su spettacolari imprese sportive, specialmente snowboard e windsurf, di cui il regista è appassionato. Questi sono sport che hanno grande successo presso il pubblico più giovane, e i suoi film sono attenti non solo al lato sportivo di queste imprese ma anche a quello sociale e culturale, all¹interno di un movimento giovanile che sta rielaborando e rivoluzionando la cultura moderna. Dal 1997 ad oggi Gerald ha realizzato e prodotto moltissimi documentari incentrati proprio su queste tematiche.

Fatima¹s Hand di Jens Hoffmann (Germania 2006)
Fotografia    Jens Hoffmann, Gunther Goeberl, Ramon Morilas, Dee Dee Wallauer, Stefan  Schnappberger
Montaggio    Mathias Thonnissen
Musica        Yullwin Mak
Interpreti    Karina Hollekim, Geraldine Fastnacht
Produzione    F24 Film
La ventisettenne norvegese Karina Hollekim si prepara con un¹amica ad affrontare la scalata ad una delle più impressionanti e suggestive montagne del Mali, la Mano di Fatima, così chiamata dai Musulmani per la sua forma che ricorda le cinque dita di una mano. L¹impresa è molto pericolosa, a causa della temperatura che sfiora i 40 gradi, i forti venti sulla cima, lo stress psicologico notevole. Le due donne raggiungono la vetta per la prima volta di notte, stremate e senza una goccia d¹acqua. Nel secondo tentativo Karina, lanciandosi dalla cima, si troverà anche a rischio della vita. Una storia vera ed eccitante, narrata con onestà e lealtà dalle stesse protagoniste. Girato in 35mm. con straordinarie riprese che rendono omaggio ai colori africani.

REGISTA

Jens Hoffmann è nato nella Foresta Nera, in Germania, nel 1966. Sciatore professionista, studioso di Comunicazione e Giornalismo, si specializza nella produzione di documentari su sport alternativi e sulla Formula 1. Ha sviluppato il suo stile principalmente nel campo dei film underground, ed è passato successivamente a produzioni televisive nazionali ed internazionali. Ha lavorato per la rete RTL e la Bogner-Film e ha realizzato un film IMAX. Nel 2000 ha fondato la F24 Film per la produzione di film di alta qualità e di documentari.

Le sezioni del festival

Concorso Documentari

Ale’ Bigia Ale’ di Ugo Slomp (Italia 2005 25¹ col.)
Alpinisme: Duel en Himalaya: Allemagne/Grande Bretagne di Jean Afanassieff (Francia 2005 52¹ col.)
Aoraki Ski Mountaineering di Gerald Salmina (Austria 2004  31 col.)
Cesarino e i colori della vita di Tiziano Gamboni e Gianluigi Quarti (Svizzera 2005 55¹ col.)
Fatima¹s Hand di Jens Hoffmann (Germania 2006 38¹ col.)
Greina di Villi Hermann (Svizzera 2006 27¹ col.)
L¹abisso di Alessandro Anderloni (Italia 2005 75¹ col.)
La Haute Route di Pierre-Antoine Hiroz (Svizzera 2005 52¹ col.) versione ridotta
L’altra cara del K2 di Xavier Casillanis e Narcis Noguera (Spagna 2005 43¹ col.)
Living Utopia di Gigi Roccati (Italia 2005 70¹ col.)
Marghè Marghìer di Sandro Gastinelli (Italia 2005 52¹ col.)
No Bike¹s Land di Manuel Bustelo (Argentina 2006 45¹ col.)
Praszczur (Grandpa) di Miroslaw Dembinski (Polonia 2005 26¹ col.)
Quota 283, Monte dei Cappuccini Torino di Jasen Nannini (Italia 2005 25¹ col.)
Route to one of the eight thousand meters pick di Adam Sikora e Boguslaw Magrel (Polonia 2006 30¹ col.)
Storms, the Movie di David Halsted e Alastair Lee (Gran Bretagna 2005 34¹ col.)
The Magic Mountain di Patrick e Baiba Morrow (Canada 2005 50¹ col.)
Gran Premi

Conflict Tiger di Sasha Snow (Gran Bretagna 2005 60¹ col.)
El territorio del leopardo di Sebastian Alvaro (Spagna 2004 73¹ col.)
Gruene Insel im Taifun di Michael Schlamberger e Nick Upton (Austria 2004 49¹ col.)
Kangchenjunga: Historia de un superviviente di José Manuel Herraiz (Spagna 2004 50¹ col.)
Nanga Parbat ­ Der toedliche Berg di Gerhard Baur (Germania 2005 43¹ col.)
Siberia ­ The Journey North ­ Part 1 di John Murray (Irlanda 2002   52¹ col.)
Voler sa vie di Simon-Christian Vaillancourt (Canada 2005   52¹ col.)
Eventi speciali

Everest Vitesse, Guide Alpine (Italia 2005 25′ col.)
Il vento fa il suo giro (E l¹aura fai son vir) di Giorgio Diritti   (Italia 2005 107¹ col.)
La Haute Route di Pierre-Antoine Hiroz (Svizzera 2005 108¹ col.) versione completa
La Valle cambia: 1950-1970 di Stefano Viaggio (Italia 2006 80¹ col. b/n)
The White Tower (La torre bianca) di Ted Tetzlaff (Stati Uniti 1950 98¹ col.)
Tra i ghiacci e le nevi del Tonale Sezione cinematografica del Regio Esercito Italiano (Italia 1918 30¹ b/n)
Yukon Jake di Del Lord (Stati Uniti 1924 11¹ b/n)
Sabato 22 luglio ore 9

Breuil – Cervinia

Riunione annuale International Alliance for Mountain Film

Il Cervino International Film Festival è socio fondatore dell¹International Alliance for Mountain Film, organismo che annovera tra i suoi soci i 16 più importanti festival di montagna di tutto il mondo, tra cui Banff [Canada], Telluride e Taos [Usa], Poprad [Slovacchia], Teplice Nad Metuji [Repubblica Ceca], Trento [Italia], Les Diablerets [Svizzera], Autrans [Francia], Kendal [Gran Bretagna], Graz [Austria], Mosca [Russia] e Torello [Spagna] e il Museo Nazionale della Montagna di Torino.
INFO

ASSOCIAZIONE CULTURALE PROMOCINEMA
Via Carlo Alberto 55 -10123 Torino ­ Italy    Tel/Fax +39 011 837 538  Mobile +39 335 688 11 82
Cinema des Guides (durante il festival) 0166,949473
info@promocinema.org    http://www.promocinema.org/cervinofilmfestival

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