Il 24 gennaio 2017, subito dopo le ore 12,00 comincia a diffondersi la notizia che l’elicottero AugustaWestland AW139 marche EC-KIT del 118 della Regione Abruzzo è precipitato tra L’Aquila e Campo Felice. A bordo 5 membri dell’equipaggio e il paziente appena recuperato in una normale operazione di soccorso.
Con il passare delle ore saranno avanzate ipotesi sulle dinamiche dell’incidente anche in considerazione del maltempo che insisteva sull’area e che solo qualche giorno prima aveva determinato la tragedia di Rigopiano.
Un anno che comincia malissimo, triste come quella nebbia e quelle nuvole che hanno celato per qualche ore i resti dell’aeromobile dopo lo schianto rendendo difficoltosa anche la localizzazione della cabina ormai distrutta dall’impatto violento.
Ricordo di aver appreso la notizia dalla radio, in auto, e di aver scacciato da me quel pensiero, quella preoccupazione che ben presto riceverà conferma in maniera crudele e senza lasciare adito ad alcuna speranza: nessun sopravvissuto alla sciagura.
Sono presto diffusi i nomi di coloro che, in pochi secondi, hanno perso la vita: Valter Bucci, 57 anni, medico rianimatore, Davide De Carolis, 39 anni, tecnico di elisoccorso, e Mario Matrella, 42 anni, tecnico di bordo e verricellista, soccorritori del CNSAS e ancora il pilota Gianmarco Zavoli, 46 anni, l’infermiere Giuseppe Serpetti, 60 anni, e il ferito trasportato, Ettore Palanca, 50 anni.
È passato un anno ma questo primo anniversario non è meno amaro di quel giorno governato da incredulità e sgomento. È doveroso ricordare il coraggio e la forza di tutti loro però il mio ricordo particolare è per Mario Matrella. La comunità speleologica, con la scomparsa di Mario, ha perso una grande persona sia dal punto di vista umano che sotto il profilo tecnico. Non dimenticherò mai il suo volto caratterizzato da quello sguardo espressivo accentuato dagli occhi chiari; non credo di esagerare quando affermo che la sua energia positiva ha contaminato chiunque ha avuto l’opportunità di conoscerlo o anche solo di sfiorarlo nel corso della sua breve vita biologica.

Mario Matrella

Chiunque volesse commemorarlo in preghiera segnalo che sabato prossimo 27 gennaio alle ore 18,30 presso la Chiesa di San Ciro a Foggia si svolgerà la funzione religiosa celebrativa.

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