Il complesso minerario della Val Toppa sopra Pieve Vergonte sui ripidi pendii della Punta l’Ottone e della Cima Strighet (visitati precedentemente, vedi questa pagina), di fianco alla Valle del Rio Marmazza, si trova la piccola Val Toppa che racchiudeva (e conserva tutt’ora in parte), un vero e proprio “tesoro”…

Queste valli sono corte e ripide, e perciò quando i torrenti sono in piena, trascinano a valle notevoli quantità di materiale (tra i 1250 e il 1251 il paese di Vergonte fu praticamente distrutto da una eccezionale alluvione), ma questi eventi hanno anche permesso di scoprire la presenza dell’oro tra le rocce di questo versante della montagna.

Verso la metà del 1800 inizia lo sfruttamento vero e proprio da parte di una società inglese, la The Pestarena Gold Mining Co. Ltd. che acquistò anche le miniere di Pestarena e Dei Cani in Valle Anzasca.

Furono estratte circa 100.000 tonnellate di materiale che avevano un “tenore” medio di circa 25 grammi di oro per tonnellata…

Nel 1894 la concessione fu venduta dalla società inglese alla ditta Ceretti di Villadossola, l’estrazione continuò anche se in minore quantità e nel 1935, quando le miniere erano abbandonate da circa 40 anni, alla Ceretti subentrò la Rumianca che avviò un programma di ristrutturazione e l’attività riprese nel 1937 (alla Rumianca interessava anche la pirite, che veniva usata per la produzione di acido solforico).

Infine, nel 1947 quando l’attività era ormai molto ridotta, l’estrazione teminó e tutto il materiale usato in miniera, come i binari per il trasporto dei carrelli con il minerale, e la teleferica per il trasporto a valle, fu smontato e recuperato.

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