Negli ultimi 2 anni, un gruppo misto guidato dagli speleologi ungheresi ha effettuato nuove esplorazioni nell’Abisso Gortani, oltre la frana “Widow maker”, la crea vedove, che per quasi 10 anni ha bloccato le esplorazioni in questa parte di cavità..

Abisso Gortani Monte Canin
Rappresentazione 3D complesso Col delle Erbe-Abisso Gortani sul Monte Canin

Tra la fine del 2018 e l’inizio del nuovo anno, le ricerche in Gortani si sono concentrate a metà del pozzo P100, “gaz66“, già disceso dagli speleologi ungheresi, dove la grotta riprende verticalità, con l’obiettivo di ritrovare gli antichi rami freatici di quota 1350/1450 che potrebbero condurre verso est, sognando collegamenti con gli abissi del Pala Celar.
Dopo una cinquantina di metri di discesa del grande pozzo profondo 100 metri, gli speleologi hanno raggiunto grandi ambienti, impostati su una imponente frattura che si affaccia a metà di un nuovo pozzo, stimato anche questo intorno ai 100 metri di altezza, con possibili prosecuzioni sia in alto che alla base, identificate grazie alle luci di profondità delle lampade a LED.

Abisso Gortani - Condotta in faglia
Abisso Gortani - Condotta in faglia

Le successive esplorazioni si sono concentrate sull’indagine di questi nuovi ambienti, raggiungibili dopo circa 6 ore di saliscendi tra ambienti verticali, meandrini, frane, ambienti di crollo, grandi fratture e grandi gallerie.
Effettuando una risalita in artificiale di ottanta metri sul grande pozzo, con 2 distinti traversi si sono raggiunti da una parte una frattura ventosa con direzione est che si affaccia su un nuovo pozzo stimato 30/40 metri di altezza, e dall’altra un centinaio di metri di gallerie con ingenti depositi di sabbia che si sviluppano verso sud, interrotte da una strettoia ventosa tra la volta rocciosa e il deposito sabbioso.
Alla base del grande pozzo invece è stata individuata una finestra interessata da una discreta corrente d’aria che lascia aperti alcuni punti di domanda che saranno analizzati in seguito.

Le esplorazioni sono state condotte da gruppi misti di speleologi provenienti da svariate regioni italiane e capeggiate dagli speleologi ungheresi che maggiormente vi hanno lavorato.

Fonte: http://www.gssg.it/2018/12/21/gortani-2018-nuove-esplorazioni/

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